mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Il Cittadino

La pulsione di Polsi Ambiente

Temevo, miei quaranta lettori, di mancare – e sarebbe stata la prima volta dall’ottobre 2019 – al mio appuntamento domenicale con voi. La settimana di Polsi è stata (è) molto impegnativa ed ha richiesto (sta richiedendo) un impegno veramente fuori dal comune: uno sforzo che, alla mia non tenera età, non avrei creduto di poter compiere.

Nello stesso tempo “Polsi Ambiente” mi ha regalato emozioni autentiche, momenti di commozione ed una carica elettrizzante: sensazioni che credo siano state trasmesse al numeroso pubblico che ci ha seguiti, in maniera veramente attenta e partecipativa: e che ringrazio non soltanto per avere voluto partecipare, ma per avere trasmesso un fortissimo sentimento di condivisione non solamente del messaggio ambientale, ma anche e soprattutto dello spirito particolare di rinascita e di normalizzazione di un territorio che sente perla prima volta di potere superare tabù e problematiche che lo hanno imbrigliato per decenni impedendone ogni sviluppo reale e costringendo i suoi figli all’emigrazione di massa: che è stata drammatica, dei ceti più poveri e popolari fino agli anni ’60; e forse ancora più socialmente grave dagli anni ’70 in poi, essendosi trasformata in un esodo di massa dei figli della borghesia: che mandati a studiare in Università lontane non hanno più fatto ritorno, privando la Calabria di cervelli che oggi formano una catena eccezionale che primeggia nei vari settori delle professioni. Esodo che dura ancora oggi, essendo solamente sostituitisi la Bocconi ed il Politecnico di Milano alla Sapienza di Roma, come punto di approdo e di base per la vita.

Venerdì si è svolta la prima giornata: ma già da due giorni i formidabili amici che mi hanno aiutato nell’organizzazione – e che ringrazio di vero cuore – erano con me nella Locride per curarne gli aspetti logistici e pratici.

Il discorso è stato, fin dalle prime battute, ciò che avevo sperato: una comunicazione aperta ed onesta, estremista riguardo alle emergenze ambientali, ma positivamente propositiva.

Venerdì si sono svolte due sessioni, nelle due località, Locri e Siderno, che hanno dato vita alla “Città del Mare”: per ora solo uno spettacolare progetto di unificazione dei due lungomari, con la realizzazione di un terzo ponte sul Novito, la fiumara che le separa; ma l’inarrestabile avvio del processo finale di conurbazione, propugnata più di mezzo seco fa dall’indimenticabile Salvatore Gemelli: ero ancora liceale e gli sgambettavo dietro affascinato.

Ecco, nella sessione pomeridiana, svoltasi a Locri nella bellissima e ricca di volumi rare Biblioteca “Gaudio Incorpora” di Palazzo Nieddu, mi sono trovato seduto in prima fila il figlio di Salvatore Gemelli, Francesco (detto Ciccio), che mi ha portato una targa ricevuta dal padre nel 1988 proprio per il suo impegno e i suoi studi sul Santuario di Polsi.

Salvatore Gemelli è stato, tra altri preziosi studi, autore di “Storia, tradizioni e leggende a Polsi d’Aspromonte” (Gangemi ed, 1992), un’opera fondamentale per capire l’Aspromonte. «Più che la storia di un santuario, ho inteso scrivere quella della terra e del popolo in seno ai quali il Santuario è sorto e si è sviluppato. Per far ciò, ho scavato nella geografia, nell’etnografia, nel sostrato bizantino e nella storia recondita dell’Aspromonte; ho raccolto iscrizioni rare; e documenti numerosissimi – quali dimenticati, quali travisati – ho rintracciato e studiato in vari archivi; ho passato in rassegna tutto quanto è stato scritto su Polsi ed ho rilevato l’entità dell’apporto costruttivo di coloro che mi hanno preceduto in una simile indagine, ma ne ho anche segnalato i dati ormai superati», avvertiva l’Autore, per poi chiudere, come nel suo stile, senza affermare conclusioni, ma solo proponendo le sue ipotesi: «Quanto alla validità delle deduzioni tratte, giudicherà il lettore».

Sessione di Locri dal tema giuridico, introdotto da Paola Balducci, con relatori di eccezione: gli avvocati Sandro Furfaro, Paolo Gemelli e Domenico Mesiti, che hanno esaminato gli aspetti concreti della legislazione amministrativa-penale e sulla sicurezza in tema di ambiente e fonti di energia; il Prof. Toni di Cigoli che ha spaziato sulle direttive UE e sulla classificazione giuridica delle fonti di energia e, infine, con l’ex giudice Vincenzo Vitalone – oggi consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio – che ha illustrato il progetto governativo per gli interventi di salvaguardia del territorio: a scopo di prevenzione innanzitutto.

La mattina si era svolta a Siderno una sessione più squisitamente ecologica, su puri temi ambientali. Molto appassionante e documentata, inaugurata dall’incisivo intervento di Claudia Salvestrini, direttore del Consorzio PolieCo, che ha ricordato la fondamentalista del riciclaggio: che trova nella burocrazia il suo principale ostacolo. Quindi la relazione di apertura del Prof. Luigi Montano, andrologo e patologo medico, coordinatore del progetto Eco Food Fertility, che ha riportato i risultati di una ricerca sulla plastica nel corpo umano: spiegando e dimostrando come penetra nel nostro organismo – non solamente per ingestione, ma anche per inalazione – ed i riflessi che ha sull’uomo, soprattutto sulla fertilità: fortemente compromessa al punto da far mutare le previsioni di crescita della popolazione mondiale. Un allarme, consentitemi, più grave del mutamento climatico. Anzi – come dice Silvestro Greco, autore della successiva relazione – non “mutamento” che fa supporre una cosa in divenire, ma “clima mutato”, perché già in atto. Eppure Greco ha dato una speranza, illustrando le cautele ambientali necessarie per creare energia eolica con parchi marini: con pale galleggianti che se collocate nel modo e nel posto giusto potrebbero addirittura favorire il risanamento di fondali devastati dalla pesca industriale a strascico.

Di non minore rilievo gli interventi di Angelo Calzone, delegato del WWF Italia per la Calabria, e di Arturo Rocca, presidente dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la vita, in un vivace dibattito moderato da Anna La Rosa e concluso da Alessandro Porro della Deseu, che ha illustrato le possibilità finanziarie per la creazione di comunità energetiche.

Successo del dibattito testimoniato dai Sindaci delle due città (Maria Teresa Fragomeni, Siderno; Giuseppe Fontana, Locri) che hanno seguito i lavori fino alla loro conclusione.

Chiude queste note alle ore 7:20 di sabato mattina e mi avvio verso Polsi, confrontandoci con Leo Autelitano, presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte: tradizionalmente la sessione più radicalmente ambientalista. Non riuscirò a scriverne oggi: ne dirò in una prossima puntata.

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