A Ravenna si sono svolte le riunioni dei Comitati di Sorveglianza dei Programmi regionali finanziati dai Fondi europei, il Fondo sociale europeo Plus (Fse+) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), 2021-2027; i Comitati di Sorveglianza sono composti da Regione Emilia-Romagna, dalla Commissione europea, dalle rappresentanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal partenariato istituzionale, sociale ed economico che compone gli organi di controllo dei Programmi regionali dei Fondi europei. Durante l’incontro sono stati presentati i principali risultati dei traguardi finora raggiunti dall’Emilia-Romagna; tali esiti mostrano che oltre il 54% delle risorse europee disponibili del Programma regionale Fesr sono state impegnate in meno di un anno con la realizzazione di 31 bandi; a questi si aggiungono due procedure per l’individuazione dei soggetti gestori di strumenti finanziari e 1.184 progetti già approvati. Per quanto concerne il Fondo sociale europeo Plus, il 43% delle risorse è già a bando o in approvazione entro luglio 2023 con 45 avvisi pubblicati e 855 operazioni approvate. Le riunioni del 30 giugno si sono svolte presso il Museo Classis, luogo di arte e cultura della città di Ravenna, trasformato a maggio in un hub di accoglienza per le persone sfollate e per i loro animali domestici durante i terribili giorni dell’alluvione. Al meeting hanno preso parte l’Assessore regionale al Bilancio e rapporti con l’Ue, Paolo Calvano e l’Assessore allo Sviluppo economico, lavoro e formazione, Vincenzo Colla; proprio in questa sede gli assessori hanno introdotto l’ottima notizia, rispetto ai criteri di selezione delle operazioni, poiché è stata approvata una maggiorazione dei contributi per i progetti relativi a soggetti presenti nei territori colpiti dagli eventi alluvionali. A margine delle riunioni l’Assessore Calvano ha dichiarato: “Non vuole essere solo un simbolo svolgere il Comitato in una delle zone maggiormente colpite dall’alluvione dei mesi scorsi. Vogliamo dare un segno concreto di fiducia e speranza nel presente e nel futuro di tutto il sistema emiliano-romagnolo, in vista del superamento dell’emergenza e dell’avvio della fase di ripartenza e ricostruzione. Un segnale forte dell’attenzione anche da parte dell’Europa”. Vincenzo Colla ha poi affermato: “In Emilia-Romagna gli investimenti finanziati con risorse europee si riconoscono soprattutto per la loro capacità di ridefinire e potenziare sia il ruolo dei servizi pubblici sia l’impulso dalla crescita del settore privato. Ciò in coerenza con la strategia disegnata anche nel Patto per il lavoro e il clima per una crescita sostenibile, giusta e per la buona occupazione”.