Lo ha voluto sottolineare ancora una volta: Nato e Ue devono continuare a supportare l’Ucraina nel segno della complementarità, “anzi mi aspetto altri aiuti a questo Paese durante il summit di Vilnius dell’11 e 12 luglio”. Parole, queste, pronunciate dal Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al Consiglio europeo davanti ai leader del vecchio continente, nel corso del quale ha aggiunto che è presto per trarre conclusioni per quello che potrà avvenire in Russia dopo l’ammutinamento di sabato scorso, un avvenimento che comunque “dimostra che ci sono crepe e divisioni nel sistema di Putin e allo stesso tempo è importante sottolineare che questi sono problemi interni ed è troppo presto per capire cosa potrà accadere dal momento che non è ancora chiaro quante forze del gruppo Wagner finiranno in Bielorussia o altrove”.
L’Ucraina nella Nato
Il numero uno dell’Alleanza atlantica ha poi confermato che a Vilnius si parlerà della possibilità di ingresso della stessa Ucraina nella Nato: “Le porte sono assolutamente aperte e questo è dimostrato dall’invito recente alla Svezia e alla Finlandia a diventarne membri. Insomma, il Paese di Zelensky farà presto parte dell’Allenza “e che non sta alla Russia, ma agli alleati Nato e Kiev decidere quando sia il momento giusto per porgere un invito completo”. Su questo tema è intervenuto anche il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che, dopo essersi congratulato con Stoltenberg per la presa di posizione, gli ha chiesto di “fare chiarezza sull’adesione di Kiev”. In pratica, di velocizzare i tempi. Stoltenberg ha poi precisato ai leader presenti a Bruxelles che c’è una necessità primaria: assicurare l’Ucraina come nazione indipendente e sovrana in Europa “perché a meno che non riusciamo a fare questo non può esserci nessuna discussione sull’essere Paese membro”.
Cooperazione importante
Stoltenberg si è poi appellato al Presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, chiedendogli il massimo appoggio soprattutto in questo momento difficile a causa del conflitto voluto dalla Russia. Ha parlato di una partnership strategica tra Nato e Ue, estremamente importante per il flagello della guerra: “Il nostro supporto senza precedenti all’Ucraina dimostra che le nostre forze si completano a vicenda”, ha aggiunto il Segretario generale spiegando inoltre che la situazione in Kosovo dimostra ancora di più l’importanza della cooperazione tra l’Ue e la Nato: “Sorreggiamo con grande forza gli impegni diplomatici dell’Unione europea con la nostra partecipazione militare sul posto per diminuire la tensione ed eludere ogni atto che possa farla aumentare”. Il Segretario generale ha poi definitivo “offensivo e discutibile” quanto successo in Svezia, e cioè il rogo del Corano avvenuto mercoledì a Stoccolma. “In questa nazione – ha detto – ho visto proteste contro la Nato e la Turchia nelle ultime settimane. Non le ho gradite, ma rispetto comunque la libertà di espressione”. Tutto questo comunque non pregiudica l’adesione della Svezia all’interno dell’Alleanza atlantica perché “ha rispettato tutti gli impegni presi al summit di Madrid”.
Da segnalare infine che Stoltenberg la settimana prossima sarà confermato Segretario generale dell’Alleanza atlantica per un altro anno. Battuta in primis la concorrenza della premier estone Kaja Kallas.