sabato, 16 Novembre, 2024
Economia

L’arte della Persia celebrata nei Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana

Se l’arte è neve candida su cenere e sangue, questo inizio di settimana è stato una nevicata di bellezza sulla città eterna. I Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana hanno ospitato la lunga giornata dedicata all’Iran tra tradizioni millenarie, arte contemporanea, musica e danza persiana. Del resto, il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana, nelle ultime dieci edizioni non ha mai mancato di celebrare la grandezza culturale e artistica dell’Iran e condurre i suoi spettatori in un mondo di sublime raffinatezza estetica, che il regime attualmente al potere sta sfregiando in tutti i modi. Dopo l’esasperazione di violenza, con la morte di Mahsa Amini, a settembre del 2022, al grido di “donna, vita, libertà”, iraniani e cittadini di
tutto il mondo hanno chiesto la liberazione di una terra ostaggio della distruzione fatta potere. Ancora più importante è stato, dunque, quest’anno l’impegno dell’Accademia Filarmonica nel difendere la bellezza dell’arte e la libertà di esercitarla. In Sala Affreschi abbiamo visto Proibito, una mostra collettiva a cura di Bahar Hamze Pour con l’esposizione dei lavori di dodici artiste persiane e italiane, proseguendo in Sala Casella con l’incontro con la regista e sceneggiatrice Sabrina Varani che ha presentato il progetto del suo
documentario Poesia di guerra, insieme a Parisa Nazari e alla giornalista e scrittrice Nadia Pizzuti, quest’ultima, negli anni Novanta, prima corrispondente donna della stampa internazionale accreditata nell’Iran post-rivoluzionario, alla direzione della sede ANSA a Teheran.

Due poi gli appuntamenti con la musica e la danza persiana: in Sala Casella Melodies of an Uprising, performance di danza contemporanea e musica persiana classica e moderna, per la regia di Shahab Behzadi, con i danzatori Andishe Garmehi, Shahab Behzadi, Danial Zendedel e il musicista Amir Mahdi Hossein Khah che suona il ney flauto caratteristico della musica tradizionale colta della Persia e il daf un grande tamburo proveniente dal Medio Oriente. La giornata si è conclusa nei Giardini con un concerto di musica classica persiana, con l’impiego di strumenti tradizionali persiani e strumenti del repertorio classico occidentale e che coinvolge sei musicisti: le sorelle Leila e Sara Shirvani (violoncello e pianoforte), i fratelli Reza (tar), Hamid (flauto e percussioni) e Navid Mohsenipour (oboe) e la voce di Ghazal Ansarirad.
Questa giornata è stata realizzata in collaborazione con Woman Life Freedom Italy Community, Associazione Donna Vita Libertà, Officina delle Culture, Associazione culturale Barbad. È difficile sintetizzare in pochi aggettivi suggestioni ed emozioni così vaste e varie, che l’arte persiana, con i suoi tanti linguaggi, ha instillato negli spettatori.

Quello che però ha reso dolce e abissale l’intero evento si può condensare in una sensazione di trascinamento di fiori sull’asfalto, che si lacerano cantando. Per dirla altrimenti, l’arte ha insegnato ancora una volta che sa risorgere sempre. Infine Roma mia di e con Angelo Maggi insieme alla cantattrice Monica
Ward e ai musicisti della Banda dell’Uku, chiude il festival oggi 29 giugno, un omaggio alla città eterna nel giorno che festeggia i santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Un racconto musicale dedicato alla
storia passata e presente della città recuperando tesori artistici nascosti della nostra cultura popolare, fra brani tradizionali e dimenticate perle della canzone romana di autori come Armando Trovajoli,
Carlo Rustichelli, Gabriella Ferri, Romolo Balzani. Apertura di giornata in Sala Casella con il concerto multimediale Connections, nuove musiche strumentali ed elettroniche incontrano la danza e la video art, in un progetto internazionale che coinvolge l’Università di Tor Vergata e alcune università americane.

Il progetto dei Giardini della Filarmonica, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore
dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE. I Giardini della Filarmonica 2023 sono realizzati in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, Ambasciata di Grecia a Roma, Ambasciata di Lituania in Italia, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura Roma, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Istituto di Cultura Lituano, Istituto Polacco di Roma – Corso Polonia 2023, Associazione Fabrica,
Università degli Studi di Tor Vergata, Officina delle Culture, Woman Life Freedom Italy Community, Associazione culturale Barbad.

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Rosalba Panzieri

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