lunedì, 16 Dicembre, 2024
Economia

L’Antitrust striglia le banche: “Più remunerazioni nei conti delle persone”

Relazione annuale del Presidente Rustichelli “Più della metà delle famiglie ha eroso i propri risparmi”

C’era una volta la tranquilla famiglia italiana che, grazie  a sacrifici, riusciva a mettere da parte, mese per mese, qualche soldino con l’obiettivo di garantirsi un futuro più sereno. Bei tempi, oramai andati. Già, perché sono sempre meno le persone che riescono in questo intento. Anzi, durante il 2022 più della metà delle famiglie italiane (il 55%) ha eroso i propri risparmi a causa dell’aumento generale dei prezzi e “al forte aumento dei tassi praticati per i prestiti bancari cui non è seguito un corrispondente aumento dei tassi di interesse riconosciuti ai depositanti”.

Paura dell’inflazione

Uno scenario inquietante quello esposto da Roberto Rustichelli, Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in occasione della presentazione della Relazione annuale 2023 dell’Antitrust. E difatti lo stesso Rustichelli, partendo dalle parole della Presidente della Bce Christine Lagarde, ha chiesto maggiore dialogo tra banche e clientela per arrivare a una maggiore remunerazione dei depositi e dei risparmi con l’obiettivo almeno di pareggiare i conti. Altro cappio sul collo della gente, l’inflazione: “Come dicono spesso gli economisti – le parole di Rustichelli – è la tassa più odiosa perché colpisce i bisognosi più dei ricchi, riduce il valore dei risparmi e pesa particolarmente sui lavoratori a reddito fisso”.  Per le famiglie più povere infatti “l’inflazione effettiva arriva a essere quasi il doppio di quella delle famiglie più ricche e l’inflazione che viene dai costi energetici pesa anche sul mondo delle imprese”.

Benefici dalla concorrenza

Nel corso dell’analisi del 2022 Rustichelli si è poi soffermato sugli interventi dell’Autorità in materia di concorrenza che hanno generato benefici a favore delle imprese e dei consumatori di circa un miliardo nel 2022 e di cinque miliardi e mezzo negli ultimi quattro anni. Altro argomento toccato, quello relativo al fondo sovrano europeo che secondo il suo parere è una strada da percorrere con coraggio e determinazione, mettendo da parte il più semplice, ma effimero ricorso a misure di sostegno nazionali, “soprattutto in un frangente in cui il quadro della competizione internazionale si fa più sfidante”.

Rimborsi ultramilionari

Tornando ai numeri, il presidente dell’Antitrust ha poi tenuto a precisare che negli ultimi 3 anni 737.000 consumatori hanno ricevuto dalle imprese rimborsi per oltre 40 milioni di euro. Secondo Rustichelli i costi, i tempi e le incertezze correlati all’accesso alla giustizia in Italia sono ancora tali da indurre molti consumatori a desistere dal richiedere la tutela giudiziale risarcitoria dei propri diritti violati. “Consapevole di questa situazione – ha aggiunto – l’Autorità ha continuato a valorizzare e a dare piena attuazione al potere di accogliere impegni ristoratori da parte delle imprese a beneficio dei consumatori interessati dall’infrazione, al fine di assicurare con il proprio provvedimento la più ampia e concreta soddisfazione dei danneggiati”.

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