Il caso Russia ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo. Di certo
ora il potere illimitato di Vladimir Putin, in patria, non sembra più così scontato. Lo ha fatto presente il Segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo cui il leader del Cremlino deve preoccuparsi di ciò che sta accadendo all’interno della Russia, tanto quanto deve preoccuparsi di ciò che sta cercando di fare a Kiev e dintorni senza però avere successo. E tutto questo “crea un ulteriore vantaggio di cui gli ucraini possono approfittare”. Per Blinken inoltre non si è ancora all’atto finale dei disordini in Russia.
Insomma, qualcosa potrebbe ancora accadere dopo il fallito golpe del gruppo Wagner: “Bisogna aspettare un paio di settimane per capire gli sviluppi precisi”.
Nonostante il caos di sabato sembri oramai un ricordo, l’America segue con grande attenzione gli sviluppi del caso, tanto è vero che il Presidente Usa Joe Biden ha deciso di anticipare ieri il rientro alla Casa Bianca da Camp David proprio per essere aggiornato minuto per minuto sulla situazione.
La Cina sostiene Putin
Putin ha invece ricevuto il sostegno da parte della Cina “‘nella protezione della sua stabilità nazionale e nel raggiungimento di sviluppo e prosperità”. Il Paese del Dragone, “in qualità di vicino amico e partner cooperativo strategico globale della nuova era”, è uscito allo scoperto tramite una nota diramata dal Ministero degli Esteri.
Una tragicommedia per l’Ucraina
Ma in tutto questo, quale è il pensiero dell’Ucraina? Per capirlo, basta leggere il tweet firmato da Mikhailo Podolyak, consigliere del Presidente Zelensky, che ha definito “tragicomica” la vicenda di sabato facendo intendere di come sia impossibile negoziare qualsiasi cosa con Putin: “Con chi possiamo parlare se l’interlocutore principale ha il potere che gli scivola via dalle mani come sabbia fra le dita e tutti si stanno pulendo le scarpe con il suo comando strategico?”.
Per Podolyak “i giorni della gang di Putin sono contati perché la situazione in Russia è incontrollabile”.
L’allarme del Sottosegretario Fazzolari
n Italia è da segnalare la posizione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanbattista Fazzolari, il quale teme che parte del BelPaese finisca nella propaganda del Cremlino che punta alla richiesta dell’immediato cessate il fuoco: “Quando la Russia era in una fase di avanzata militare, l’input che era dato da Mosca alla propaganda era di sostenere e far emergere che l’Ucraina era troppo debole e che non serviva quindi difenderla, che non bisognava dare armi a Kiev. Ora i putiniani di tutto il mondo imploreranno il cessate il fuoco, cosa che ora sta facendo il Presidente bielorusso Lukashenko e chi è al soldo del Cremlino”.