domenica, 8 Settembre, 2024
Turismo

Calabria: dal 7 Luglio al via test sistema d’allarme pubblico per le emergenze “It-alert”

Dopo il complicato biennio 2020-21, il 2022 è stato l’anno della riscossa per il turismo in Toscana, registrando il +36,6% delle presenze sul 2021 e avvicinamento ai livelli pre-pandemici. È quanto emerge dal rapporto Irpet sul turismo in Toscana nel 2022. Protagonista il turismo internazionale: +92% di presenze rispetto al 2021. Crescita anche per il mercato nazionale: +5% rispetto al 2021 nonostante la riapertura delle destinazioni internazionali e divario rispetto al 2019 pressoché azzerato, -3,8%. Confermano la tendenza anche i dati del primo trimestre 2023: +36,6% le presenze rispetto al 2022.   Il consumo turistico nel 2022 è sostanzialmente tornato ai livelli del 2019 attestandosi sui 10 miliardi (resta da recuperare ancora il 4,8%). Lo studio evidenzia una significativa redistribuzione territoriale dei flussi e del consumo che ha avvantaggiato le destinazioni balneari e in misura minore le aree rurali a scapito delle maggiori città d’arte e termali. Quanto alle presenze, quelle straniere tra il 2021 e il 2022 sono raddoppiate passando da 12,5 a 24 milioni. Non solo europei (+59,3%) ma soprattutto extraeuropei (+303,9%) in particolare da America e Oceania.   Le presenze Usa hanno registrato un +335,6 rispetto al 2021 praticamente recuperando i livelli 2019. Quelle asiatiche 2022 invece hanno segnato -64,1% in confronto a quelle 2019. Notevole, tuttavia, il confronto col 2021: +275,7%, con segnali molto confortanti dai mercati dell’estremo oriente anche per il 2023. I flussi nazionali provengono soprattutto dalle regioni del centro-sud, seppur con un 10% ancora da recuperare rispetto al 2019. Sono soprattutto le strutture alberghiere, in particolare 4 e 5 stelle, a trainare la ripresa 2022, grazie al ritorno del turismo di massa nelle città d’arte e di europei ed extraeuropei.   I 5 stelle nel confronto 2019-22 sono i più vicini ai livelli pre-pandemia, -4,2%. Il ritardo dei 4 e 3 stelle rispetto al 2019 resta ancora ampio: ricercati da un turismo con minor capacità di spesa, penalizzato da inflazione e aumento del costo dei voli. Aumentano invece le presenze in appartamenti e case affittate su piattaforme online, +38,4% nel 2022 sul 2021, oltrepassando di oltre il 51% i livelli 2019. A fronte di una crescita media annua (al netto delle locazioni turistiche brevi) modesta nel 2008-2019 (+1,1%), con le locazioni turistiche brevi il dato è più che raddoppiato, +2,6%.   Le destinazioni marittime e quelle montane sono le uniche ad aver pienamente recuperato i livelli 2019: +5,5% e +1,9% rispettivamente. Quelle collinari si fermano al -4,8%. Netto ancora il ritardo delle città d’arte, -23,7%, dipendenti dai flussi internazionali. Firenze su tutte, ma anche Pisa e Montecatini. Note positive invece per la Piana di Lucca e la Val di Chiana Aretina. Tra gli ambiti con le prestazioni migliori nel 2022 in confronto al 2019, Livorno e la Costa degli Etruschi, Riviera Apuana e Isola d’Elba tra i balneari, Val d’Orcia, Val di Chiana e Val d’Arno Aretino tra i collinari. Tra quelli montani Lunigiana, Amiata e Casentino.

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