giovedì, 14 Novembre, 2024
Esteri

Prigozhin si ribella al Cremlino. Putin: traditore. La Wagner controlla Rostov

Situazione a dir poco incandescente in Russia, dove il capo dei mercenari del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha scatenato una rivolta armata contro Ministero della difesa e il vertice dell’armata moscovita. Cosa è successo? In sostanza il leader del gruppo paramilitare ha annunciato di aver preso il controllo del quartier generale delle forze armate russe (compreso l’aeroporto) nel centro di Rostov, capoluogo dell’omonima regione, strategica per la logistica della guerra in Ucraina. Prigozhin ha scagliato pesanti accuse contro i vertici delle forze armate russe, imputandogli di mentire sull’andamento dell’offensiva, e ha invitato la popolazione russa a ribellarsi. Il capo dei mercenari ha ribadito che il suo gruppo è armato fino ai denti ed è formato da oltre 25.000 commandos e professionisti di guerra super addestrati, tutti “pronti a morire”. La sua promessa: rovesciare la leadership militare della Russia. La sua minaccia: marciare su Mosca se il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov non accetteranno di incontrarlo.

La rabbia di Putin

Un contesto, questo, che ovviamente ha fatto andare su tutte le furie il Presidente Vladimir Putin che ha accusato Prigozhin di “tradimento” e parlato di “pugnalata alla schiena”. Lo ha fatto nel corso di un video-messaggio alla nazione: “Chi ha organizzato l’insurrezione armata risponderà di quanto fatto”. Per il leader del Cremlino sono state “ambizioni esorbitanti e interessi personali” a portare al tradimento della Russia e del popolo russo. Quindi Putin, che ha ammesso che la situazione a Rostov “è difficile”, ha dato l’ordine alle truppe russe di neutralizzare coloro che hanno organizzato la ribellione armata: “Credo che salveremo e difenderemo ciò che ci è caro e sacro, e insieme alla nostra patria supereremo ogni prova, diventeremo ancora più forti”, le parole di Putin che poi è tornato ad attaccare l’Occidente: “Stiamo sta conducendo una dura lotta per il nostro futuro, stiamo respingendo l’aggressione dei neonazisti e dei loro padroni: essenzialmente l’intera macchina militare, economica e informativa dell’Occidente è diretta contro di noi”. Intanto Mosca è blindata, allertate le misure antiterrorismo.

Che la guerra in Ucraina possa essere a un punto di svolta? Le prossime ore saranno decisive, di certo il mondo osserva con attenzione l’evolversi dei fatti, la Nato per esempio ha fatto subito sapere di monitorare la situazione.

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