venerdì, 15 Novembre, 2024
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Il nuovo “Paniere 2020”, così cambiano spese e acquisti degli italiani

“Ad arricchire la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati, sono inclusi nel paniere il servizio di Lavatura e stiratura camicia, tra i Servizi di lavanderia abiti e l’Applicazione dello smalto semipermanente, tra i Trattamenti di bellezza”. Insomma nulla sfugge al “Paniere” Istat che per questo 2020 ha incluso le nuove tenenze al consumo. Non è un gioco, anche se all’apparenza ci sono analogie, ma una scienza in bilico tra statistica ed economia: il paniere, o paniere di consumo, “è un insieme di beni e servizi rappresentativi degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno”. Così l’istituto nazionale di statistica aggiorna il paniere delle spese e mode degli italiani.

Le novità del 2020 sono davvero interessanti, consumi e servizi che sono spia di cambiamenti socio economici, ad esempio l’Istat ha incluso le auto elettriche e ibride elettriche, il Monopattino elettrico e, tra i servizi di ristorazione, il Sushi take away e la Consegna pasti a domicilio. Non trascurando nel paniere il “Servizio di barba e baffi” e, vista l’età media degli italiani che cresce di anno in anno, ecco che anche gli apparecchi acustici fanno parte del nuovo conteggio dei consumi italici. “Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione”, spiega l’Istat nella presentazione dei dati di questo anno. Nella vasta ricerca di novità in campo di prodotti in vendita e che incontrano il favore dei consumatori le principali novità del 2020 sono aver intercettato attraverso sistemi di controllo dei prezzi,strumenti sempre più sofisticati, i prodotti connessi a un più ampio consumo.

L’Istituto ha puntato sull’ampliamento dell’utilizzo dei prezzi registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) a nuovi canali distributivi del commercio al dettaglio della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). “Si tratta”, spiega l’Istat in una sua nota stampa, “con riferimento ai beni alimentari confezionati e ai beni per la cura della casa e della persona, dei discount, delle piccole superfici di vendita e degli specialist drug che si aggiungono così a ipermercati e supermercati”.

Nel paniere del 2020 utilizzato per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.681 prodotti elementari (1.507 nel 2019), raggruppati in 993 prodotti, a loro volta raccolti in 410 aggregati.

Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) si utilizza invece un paniere di 1.700 prodotti elementari (1.524 nel 2019), raggruppati in 1.012 prodotti e 414 aggregati.

L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

Per l’ingresso di nuovi prodotti rappresentativi dell’evoluzione nelle abitudini di spesa delle famiglie, sono da segnalare: tra i mezzi di trasporto, le Automobili elettriche e ibride elettriche e il Monopattino elettrico e, tra i servizi di ristorazione, il Sushi take away e la Consegna pasti a domicilio. Entrano poi nel paniere il Servizio di barba e baffi, i Trattamenti estetici per uomo e gli Apparecchi acustici.

Nessuno prodotto, inoltre, esce dal paniere nel 2020 poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione.

Ad arricchire la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati, sono inclusi nel paniere il servizio di Lavatura e stiratura camicia e l’Applicazione dello smalto semipermanente. Interessante la vastità della verifica dei consumi che l’istituto illustra con note tecniche. “Nel 2020, sono 80 i comuni che contribuiscono alla stima dell’inflazione per il paniere completo (79 nel 2019); la copertura territoriale dell’indagine è pari all’83,2% in termini di popolazione provinciale”, spiega l’Istat, “La copertura territoriale sale al 90,3% per un sottoinsieme di prodotti (tariffe e alcuni servizi locali), il cui peso sul paniere Nic è del 5,6%, per i quali altri 12 comuni effettuano la rilevazione dei prezzi”.

Tra punti vendita, imprese e istituzioni sono circa 43mila le unità di rilevazione presenti nei comuni, e circa 8mila le abitazioni presso le quali sono rilevati i canoni d’affitto. Per quanto riguarda la rilevazione dei prezzi effettuata direttamente dall’Istat anche mediante tecniche di scarico automatico dei dati (web scraping) dalla rete Internet o attraverso la raccolta di informazioni da grandi fornitori di dati, nel 2020 i prodotti coinvolti rappresentano, in termini di peso, circa il 22,7% del paniere. “Gli scanner data provenienti dai diversi canali della Gdo sono riferiti a un campione di quasi 4mila punti vendita”, fa presente l’Istat, “appartenenti a 25 grandi catene della distribuzione al dettaglio e rappresentativi dell’intero territorio nazionale”.

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