Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri, ha presentato le norme approvate con il decreto P2 inerenti al sistema sportivo italiano. Un disegno ambizioso che punta in primis “alla supremazia dell’equa competizione” sottolinea il ministro. Uno dei primi punti della riforma riguarda il tema plusvalenze intervenendo sul testo unico delle imposte sui redditi con “possibilità che le plusvalenze possano godere di tutti i benefici fiscali collegati ad ammortamenti nel caso in cui non basti un anno ma almeno due”. Questo significa consolidare il valore patrimoniale dell’atleta “per poi godere dei benefici dell’ammortamento”, ha spiegato Abodi. Altro tema importante è quello della giustizia sportiva; in questo caso è stato stabilito “un orientamento che porta a rendere visibile la penalizzazione solo a fronte di una sentenza passata in giudicato; ci auguriamo che le tempistiche siano in linea con l’iscrizione al campionato. Questo puo’ accadere anche a stagione in corso, contrariamente a quanto si è detto, ma solo se c’è una sentenza definitiva, per evitare che i punti vengano tolti e rimessi piu’ volte”, ha puntualizzato Abodi. È stato ribadito, poi, la centralità del ruolo del Collegio di Garanzia in unico grado e nel merito mentre “per quanto riguarda il vincolo sportivo ci sarà un cuscinetto. La norma precedente azzerava il vincolo sportivo a partire dal 1° luglio 2024 per i vecchi contratti e non ne teneva conto per i nuovi. Noi abbiamo previsto un atterraggio morbido con due anni di vincolo per poi procedere eventualmente all’azzeramento ma senza una scelta traumatica”, ha proseguito il ministro per lo Sport e i Giovani. Assente, invece, la norma sul tema della cancellazione del limite dei mandati (oggi di tre) per i presidenti federali in quanto “abbiamo deciso di ritirarla aspettando il pronunciamento della Consulta”, ha chiarito Abodi. Ripristinata, poi, la titolarità della Covisoc in quanto “si rischiava di valutare le iscrizioni al campionato senza la Covisoc. Abbiamo stabilito dei principi che riguardano l’efficacia e l’esaustività dei controlli stabilendo per norma la supremazia dell’equa competizione”, ha concluso il ministro Abodi.