mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Turismo

Post-Covid: nel 2023 in crescita anche il settore aereo

Secondo quanto emerge dal settantanovesimo summit Iata, in corso a Istanbul, nel 2023 è previsto un rafforzamento della redditività del settore aereo. “La performance finanziaria delle compagnie aeree nel 2023 sta battendo le aspettative”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata. “La maggiore redditività è sostenuta da diversi elementi positivi. La Cina ha eliminato le restrizioni Covid-19 prima del previsto. I ricavi del trasporto merci sono rimasti al di sopra dei livelli pre-pandemia, anche se i volumi non lo sono stati. Inoltre, sul fronte dei costi, c’è un po’ di sollievo. I prezzi del carburante per i vettori aerei, sebbene ancora elevati, sono rimasti moderati nella prima metà dell’anno”, ha aggiunto.   L’utile netto del settore aereo dovrebbe raggiungere i 9,8 miliardi di dollari nel 2023 (1,2% di margine di profitto netto), più del doppio rispetto alla precedente previsione di 4,7 miliardi di dollari (dicembre 2022). I profitti operativi del settore aereo dovrebbero raggiungere i 22,4 miliardi di dollari nel 2023, un risultato nettamente migliore rispetto alla previsione di dicembre pari a 3,2 miliardi di dollari. Si tratta inoltre di più del doppio dei 10,1 miliardi di dollari di utili operativi stimati per il 2022. Iata prevede inoltre che nel 2023 viaggeranno circa 4,35 miliardi di persone, che si avvicinano ai 4,54 miliardi di persone che hanno volato nel 2019.   Quest’anno i ricavi totali del settore aereo, secondo Iata, dovrebbero crescere del 9,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 803 miliardi di dollari. È dal 2019 che non si superava questa soglia (838 miliardi). La crescita delle spese dovrebbe essere contenuta all’8,1% annuo. Il ritorno alla redditività netta, anche con un margine di profitto netto dell’1,2%, è un risultato importante. In primo luogo, è stato raggiunto in un periodo di notevoli incertezze economiche. In secondo luogo, segue le perdite più gravi della storia dell’aviazione (183,3 miliardi di dollari di perdite nette per il periodo 2020-2022 (compreso), per un margine di profitto netto medio del -11,3% in quel periodo).   “Le incertezze economiche non hanno attenuato il desiderio di viaggiare, anche se i prezzi dei biglietti hanno assorbito i costi elevati del carburante. Dopo le profonde perdite di Covid-19, anche un margine di profitto netto dell’1,2% è qualcosa da festeggiare. Ma con le compagnie aeree che guadagnano in media solo 2,25 dollari per passeggero, riparare i bilanci danneggiati e fornire agli investitori rendimenti sostenibili sul loro capitale continuerà a essere una sfida per molte compagnie aeree”, ha sottolineato Walsh.

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