lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

Il Giro d’Italia per la quinta volta a Roma

Il Giro d’Italia è un appuntamento sportivo di portata mondiale, per cui grande è la soddisfazione per tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, al realizzarsi di tale evento, benché non siano mancati i
disagi per i residenti, immensamente compensati per il ritorno di immagine di Roma Capitale che si prepara ad altre imminenti sfide quali quella del Ryder Cup e del Giubileo 2025. Già negli anni 1911, 1950, 2009 e 2018 Roma ha ospitato la corsa della Maglia Rosa, ma le fasi organizzative sono sempre delicate e complesse per abbinare divertimento, sicurezza e assistenza ai corridori, nella quale disciplina sportiva le cadute sono sempre in conto.

Non a caso anche in Parlamento è quasi in dirittura d’arrivo l’iter della seconda lettura per la consacrazione dello sport in Costituzione, come attività fondamentale da proteggere e garantire a tutti.
Nell’articolo 33 verrebbe aggiunto il seguente comma: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.”

Complimenti al noto velocista britannico Mark Cavendish, vincitore della tappa conclusiva e allo sloveno Primoz Roglic aggiudicatario della maglia rosa e vincitore del giro e, in particolare, con il Trofeo Senza
Fine tra le mani.
Il siciliano 35enne di Ragusa,Damiano Caruso, nella classifica generale, ha conseguito il quarto posto.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assiste alla parte finale della competizione e premia il vincitore, in una cornice di innumerevoli secolari bellezze viste anche dall’alto in una solare giornata.

È la quinta volta che Roma ha il privilegio di vivere questo evento, in oltre un secolo di storia, ma le emozioni che la gara ciclistica fa vivere sono immense sia agli adulti che ai ragazzi. La bici è molto amata e non solo per le passeggiate e lo sport a livello agonistico.
Essa, tra l’altro, è stata e continua ad essere il primo mezzo di locomozione a due ruote, consigliato sempre più per il rispetto dell’ambiente, ma è anche la gioia dei bambini non appena riescono a inforcarla e a viverne la piacevole brezza. Si potrebbe definire tale evento uno spettacolo nello spettacolo che Roma ha regalato alla cittadinanza, ai suoi ospiti e al mondo intero per le riprese televisive di tutte le bellezze lungo l’intero itinerario di 135 kilometri, offerto dai 176 corridori, ai quali il ringraziamento è d’obbligo.

Il giro d’Italia, a tappe, ha avuto inizio nel 1909, con interruzioni dal 1915 al 1918 e dal 1941 al 1945 a causa delle due guerre mondiali, fra le quali è doveroso ricordare le due vittorie di Gino Bartali, di Giovanni Valetti e nel 1940 dell’allora ventenne Fausto Coppi. Mentre negli anni 1967, 1969 e nel 1976 la maglia rosa è indossata da altro italiano Felice Gimondi e nel 1979 tocca al ventunenne Giuseppe Saronno.

Il luogo di partenza del Giro è sempre diverso, mentre quello di arrivo, normalmente avviene nella città sede de “La Gazzetta dello Sport”, quotidiano sportivo che organizza la corsa sin dalla sua istituzione; anche il colore rosa della maglia che caratterizza il premio al primo classificato, trae origine, dal 1931, dal colore delle pagine della Gazzetta.
Il primo Giro d’Italia è avvenuto il 13 maggio del 1909 a Milano, da `Piazzale Loreto, con 127 ciclisti al via, vinto da Luigi Ganna di Induno Olona (VA) (1883/1957), mentre Roma ha avuto il privilegio della partenza nel 1911, per celebrare i cinquanta anni dell’Unita’ d’Italia e nel 1929, così come nel 1960 per celebrare i Giochi della XVII Olimpiade. L’Italia ha visto 70 volte aggiudicare la maglia rosa finale, conquistata da 42 corridori, tra i quali i plurivincitori del Giro, quali: 5 vittorie Alfredo Binda 1925,1927, 1928, 1929, 1933); Fausto Coppi, 1940, 1947,1949, 1952,1953), Eddy Merckx con tre vittorie: Gino Bartali, (1937, 1946, Giovanni Brunero, Carlo Galetti,(1910, 1911, 1912) Felice Gimondi, Bernard Hinault, Fiorenzo Magni (1955). Il più recente vincitore è Vincenzo Nibali negli anni 2013 e 2016.

È la quinta volta che l’arrivo avviene a Roma, la prima, nel 1911, per rifesteggiare la stessa ricorrenza dell’Unita’ d’Italia.

In questo 106esimo Giro d’Italia, ripartito in 21 tappe, dal 6 al 28 maggio, sono stati percorsi 3.363,8 chilometri, con la partenza da Fossacesia Marina (Chieti) e arrivo a Roma ove la 21esima tappa, di
complessivi 135 kilometri, ha avuto luogo in un itinerario suggestivo con partenza dall’EUR (Colosseo Quadrato) fino alla Fontana dello Zodiaco di Ostia e ritorno in Città, percorrendo per sei volte un
circuito di km 13,6 ciascuno, tra le strade del centro storico, con arrivo vista Colosseo fra i Fori Imperiali e l’Altare della Patria, ove attendeva anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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