domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Gualtieri non scriva il Def ma la bozza della legge di bilancio

È ora di cambiare. Ci sono dei riti che riguardano i documenti di Finanza pubblica che è giunto il momento di smantellare, vista la loro inutilità. Lo abbiamo già scritto più volte su La Discussione. E ora che sta per riprendere la girandola delle carte inutili che gli uffici del MEF sono costretti a produrre lanciandosi in previsioni che lasciano il tempo che trovano, lo ribadiamo con una formale richiesta al Ministro dell’Economia.

Entro il 10 aprile deve essere presentato il Documento di Economia e Finanza (DEF) che sarà poi aggiornato entro il 27 settembre con la nota (NADEF).

Chiediamo al Ministro Gualtieri di non scrivere alcun DEF ma di predisporre una bozza della legge di Bilancio da cominciare a discutere, a partire da metà aprile, con i soggetti interessati e tra i ministeri con largo anticipo rispetto alla data di presentazione alla commissione europea e al Parlamento italiano, in ottobre.

In questa bozza dovrebbero rientrare soprattutto  gli interventi di largo respiro che incidono sulle dinamiche della finanza pubblica e sul rilancio dell’economia e che non possono essere discussi in fretta e furia tra ottobre e dicembre, insieme ad una valanga di norme di piccolo cabotaggio che vengono inserite nel caravanserraglio del solito maxi-emendamento da mille commi con cui il Governo cerca di portare a casa, sotto Natale, l’approvazione della legge di Bilancio per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio.

Occorre ridare dignità al principale strumento di politica economica del Governo trasformandolo in una grande occasione di dibattito pubblico approfondito, trasparente e aperto a tutti i portatori di interesse che si svolge in un arco di tempo ampio.

Se entro metà aprile esistesse già una bozza di legge di Bilancio, con un articolato di massima sui grandi problemi, si potrebbe avviare una consultazione pubblica, in Parlamento, nei Ministeri e nell’opinione pubblica, per raccogliere proposte di modifica  e integrazioni, da concludere entro giugno, in modo da dare al Governo il tempo di preparare per l’inizio di Settembre la versione pressoché definitiva della legge di Bilancio. Ci sarebbe così tutto il tempo per una riflessione ampia e per raggiungere un’ intesa vincolante tra le forze di maggioranza, intesa che dovrebbe impedire gli assalti alla diligenza che si consumano di notte nella Commissione Bilancio tra la stanchezza generale e la furbizia di qualche disinvolto parlamentare che sottobanco sabota la politica del Governo.

Si darebbe così ai due rami del Parlamento più tempo per discutere e approvare la legge evitando l’osceno spettacolo di votazioni a tappe forzate su testi che materialmente non c’è neanche il tempo di poter leggere. Ovviamente un’innovazione di questo genere dovrebbe essere accompagnata, in prospettiva, da una modifica ai Regolamenti di Camera e Senato sulle modalità di svolgimento della Sessione di Bilancio, in modo da snellire le procedure e rendere più rigorosi i tempi richiesti per la discussione generale, la presentazione, l’esame e la votazione degli emendamenti stabilendo anche  regole più rigide per l’ammissibilità di proposte di modifica che poco o nulla hanno a che vedere con la politica di Bilancio cui è finalizzato questo strumento legislativo.

In questo modo sicuramente avremo una legge di Bilancio scritta meglio, con maggiore coerenza, più trasparenza ed efficacia di intervento. Ne trarrebbero giovamento non solo le forze di maggioranza ma anche quelle di opposizione che vedrebbero meglio tutelato il loro diritto di critica e contrapposizione alle norme che non condividono.

Confidiamo che il Ministro Gualtieri, che ha lunga esperienza nelle istituzioni europee si faccia promotore di questa importante innovazione procedurale che farà bene a tutti.

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