domenica, 15 Dicembre, 2024
Esteri

Rinvenuti in Egitto antiche tombe e laboratori di mummificazione

Antichi laboratori e tombe risalenti a 4000 anni fa sono stati scoperti dalle autorità egiziane in una tentacolare necropoli faraonica fuori Il Cairo, la capitale dello Stato. Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, ha dichiarato che vasi di terracotta e altri oggetti apparentemente usati per mummificare esseri umani e animali sacri sono stati trovati anche nel sito di Saqqara, che fa parte dell’antica capitale egiziana di Menfi. “Abbiamo scoperto la più grande imbalsamazione – ha affermato il segretario generale in una conferenza stampa presso il sito – Una sala che veniva chiamata casa o officina, dedicata una per gli esseri umani e una per gli animali”. Waziri ha aggiunto la scoperta di tombe risalenti alla quinta dinastia 4.400 anni fa, decorate con scene di vita quotidiana e immagini di raccolto e coltivazione. I laboratori e le tombe risalgono alla 30a dinastia faraonica (dal 380 a.C. al 343 a.C.) e al periodo tolemaico (dal 305 a.C. al 30 a.C.), ha detto. Il laboratorio di imbalsamazione degli animali è stato realizzato con pavimenti in fango e pietra ed è stato scoperto accanto a strumenti in bronzo che sarebbero stati utilizzati nel processo di mummificazione. All’interno della stanza sono stati rinvenuti cinque letti in pietra, che sarebbero stati utilizzati per mummificare gli animali più sacri. Sabri Farag, capo del sito archeologico di Saqqara, ha spiegato che una delle tombe apparteneva a “Ne Hesut Ba”, capo degli scribi e sacerdote di Horus e Maat durante la quinta dinastia intorno al 2400 a.C. La seconda tomba apparteneva a un sacerdote Qadish chiamato “Men Kheber” della XVIII dinastia (intorno al 1400 a.C.). Scoperte anche tombe umane dell’Antico Regno dipinte con i nomi dei morti e delle loro mogli. All’interno di queste tombe, che risalgono al 1500 aC, sono state scoperte statue in alabastro dei proprietari ancora intatte all’interno, con testo geroglifico in blu. A febbraio, la scoperta di un insolito set di vasi in ceramica nella necropoli di Saqqara ha fatto luce su come gli antichi egizi mummificavano i corpi. I residui chimici trovati nei barattoli hanno permesso ai ricercatori di identificare miscele di oli profumati o antisettici, catrami e resine. Questo, abbinato alla scritta incisa all’esterno dei contenitori, ha fornito ai ricercatori nuovi dettagli sui materiali specifici utilizzati nella mummificazione, come la resina dell’albero di damar e l’olio di elemi, originari delle foreste pluviali in Asia e Africa. Negli ultimi anni, il governo egiziano ha fortemente promosso nuovi ritrovamenti archeologici ai media e ai diplomatici internazionali. Spera che tali scoperte contribuiranno ad attrarre più turisti nel paese per rilanciare un’industria che ha sofferto di disordini politici dopo la rivolta del 2011.

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