Dal dossier presentato nell’ambito del convegno “Le buone pratiche di conciliazione vita-lavoro” promosso a Palazzo Pirelli dal Consiglio delle Pari Opportunità, emerge che sono ben 157.974 (pari al 19,4% del totale) le aziende lombarde gestite da donne. Nel panel di 200 aziende preso in esame dal dossier, il 92% delle aziende attua la flessibilità oraria, il 71% fornisce alle donne supporto medico-sanitario in caso di gravidanza, il 51% riconosce gratifiche economiche alle lavoratrici neomamme, solo il 17% però dispone di un asilo aziendale. Lo smart working, che nel 2019 veniva praticato dal 70% delle aziende, oggi supera il 90%, il telelavoro arriva al 43%. “Congedo parentale, contributi economici, asilo aziendale, anticipo del TFR, smart working, flessibilità oraria in entrata e in uscita. Sono diverse le strade del ‘nuovo’ welfare aziendale che le aziende lombarde stanno percorrendo. Ma non basta. Per raggiungere l’obiettivo della ‘parità virtuosa’ è necessario compiere un salto culturale. C’è una nuova generazione di donne che, nonostante le difficoltà nel tenere insieme lavoro e famiglia, sta emergendo e si sta affermando con la forza della passione e dei propri talenti”, ha sottolineato in apertura il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani. “La sfida è lanciata e sono le nuove generazioni a doverla raccogliere: un mondo in cui la libertà della donna non è negata o concessa, ma riconosciuta nella sua pienezza. In cui non si parlerà di quote rosa, e non farà più notizia che sia una donna a guidare un gruppo di scienziati o di ricercatori. O un Governo, come successo di recente. La strada è tracciata. Sono queste donne le icone di oggi che con passione, talento e coraggio costruiscono la loro vita passo dopo passo”, ha concluso Romani. Al convegno sono intervenute l’assessore regionale alla Famiglia e Disabilità Elena Lucchini e l’assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro Simona Tironi che hanno portato il saluto della Giunta regionale e ringraziato il Comitato Pari Opportunità per l’importante lavoro di sensibilizzazione svolto in questi anni. “In questi anni abbiamo sviluppato numerose iniziative sul territorio lombardo riguardanti il tema della conciliazione famiglia – lavoro e della condivisione della cura, che abbiamo molto a cuore. Con il Riconoscimento Parità Virtuosa abbiamo potuto raccogliere le testimonianze aziendali e associative innovative del nostro territorio. Oggi intervistiamo tre realtà esemplari prendendole ad esempio per la creazione di nuove politiche regionali, rafforzando la collaborazione in maniera sussidiaria”, ha dichiarato Letizia Caccavale, presidente del Consiglio Pari Opportunità. “Natalità e occupazione femminile sono le questioni più urgenti che dobbiamo affrontare insieme alle nostre imprese per rafforzare le politiche di promozione della famiglia e l’offerta di servizi a sostegno della genitorialità e dell’invecchiamento attivo ed a supporto delle persone con disabilità”, ha proseguito Caccavale. All’incontro odierno hanno portato la loro esperienza Sonia Malaspina per la multinazionale Danone, Rossella Riccò per l’Agenzia per il lavoro GiGroup e Laura Gori per la società di servizi di traduzione e interpretariato Way2Global. Sono tre tra le oltre 200 aziende che hanno ricevuto in questi 4 anni il riconoscimento “Parità Virtuosa”: tra esse vi sono sia microimprese con meno di 10 dipendenti sia grandi aziende con più di 300 lavoratori.