Dallo studio condotto su più di 1.000 tra bambini e adolescenti, realizzato e coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme all’Università La Sapienza e a quella di Tor Vergata, emerge che le restrizioni adottate per contrastare la pandemia di Covid-19 hanno drasticamente aumentato l’esposizione ai dispositivi elettronici nei minori, comportando un forte incremento dei disturbi del sonno. Lo studio è stato realizzato somministrando tra aprile e giugno 2021 1.209 questionari a genitori di bambini e adolescenti di età compresa tra i 2 e i 18 anni. Di questi, 1084 sono stati poi effettivamente utilizzati, dopo aver scartato quelli compilati in maniera parziale. Il questionario era suddiviso in più parti: quella anagrafica, quella sullo stato di salute, quella sull’uso dei dispositivi elettronici prima e durante la pandemia, quella specifica per valutare i disturbi del sonno (Sleep Disturbance Scale for Children). La coorte è stata costruita includendo una vasta fascia di popolazione di bambini e ragazzi sani, di età compresa tra i 2 e i 18 anni ed era composta da 569 maschi e 515 femmine. Dei 1.084 tra bambini e ragazzi, il 6,3% frequentava il nido, il 23,5% la scuola d’infanzia, il 39,7% quella primaria, il 15,9% quella secondaria, il 12,9% le scuole superiori e l’1,7% non era ancora scolarizzato. Lo studio ha rilevato che rispetto al periodo pre- pandemia l’aumento del tempo trascorso davanti a uno schermo ha riguardato complessivamente il 69% dei bambini e dei ragazzi. Nello specifico il tempo di esposizione è più che triplicato per motivi scolastici (da poco meno di un’ora al giorno a tre ore e mezza) e ha riguardato il 72% di bambini e ragazzi. Mentre per uso ricreativo l’uso è quasi raddoppiato (da un’ora e trequarti a tre ore) e ha riguardato il 49,7% dei soggetti. Considerando solo le ore serali (dopo le 18) l’aumento del tempo di esposizione ai dispositivi è stato osservato nel 30% del campione (325 bambini). Si è passati da appena il 13,7% di bambini e ragazzi che trascorrevano più di due ore davanti agli schermi prima del Covid al 29,1% (più del doppio). Un dato particolarmente significativo visto che i fattori maggiormente associati al rischio di insorgenza di disturbo del sonno sono proprio quelli relativi al tempo passato davanti a uno schermo nelle ore serali. Obiettivo dello studio era quello di verificare l’aumento dell’uso dei dispositivi elettronici durante la pandemia studiandone gli effetti sul sonno dei minori. Per valutare la presenza o meno dei disturbi del sonno, è stato utilizzato lo Sleep Disturbance Scale for Children, un apposito questionario che consiste in 26 domande che consentono di valutare le abitudini riguardanti il sonno nei bambini e negli adolescenti.