A Francoforte è attualmente in corso la Fiera “Imex”, la rassegna internazionale più importante per meeting e viaggi-incentivo che si rivolge a organizzatori di eventi, aziende, viaggi di lavoro e marketing, presentando nuove idee e numerosi seminari informativi. Da un’indagine condotta dall’Agenzia Nazionale del Turismo, su dati di ForwardKeys, WTTC, Bankitalia, Deloitte e dati Trip.com, è emerso che l’Italia è terza a livello globale e seconda in Europa per il “turismo business” con oltre 520 meeting dopo la Spagna (528) e gli Usa (690) al primo posto. L’Italia, legata ai viaggi di lavoro, scala dunque le classifiche mondiali Icca (International Congress and Convention Association) leader dell’organizzazione nel settore delle riunioni internazionali, con circa l’85% dei meeting che si sono svolti in presenza nel 2022 ovvero 9.000 su un totale di oltre 10.500 incontri nel mondo; nel dettaglio, Roma è al 14esimo con 79 meeting. Enit rileva quindi che il lavoro flessibile è uno dei principali fattori che ha contribuito alla crescita dei viaggi “affari + tempo libero” (formule blended) dacché offre l’opportunità ai lavoratori di prolungare il soggiorno; insieme al settore MICE (meeting, viaggi incentivo, conferenze e fiere), le formule blended coniugano sempre di più tempo libero e business divenendo cosi i “viaggi del futuro”.
A fronte dei risultati, il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha dichiarato: “Gli ottimi dati sulla ripresa dei viaggi d’affari sono un’ottima notizia perché oltre a far bene all’economia hanno un impatto positivo sull’ambiente e supportano il comparto a favorire strategie di destagionalizzazione dei flussi turistici portando anche benefici per le economie locali perché aumentando la durata dei soggiorni e della spesa cresce la possibilità di conoscere meglio i territori, i prodotti tipici e le tradizioni, che sono i punti di forza del nostro Made in Italy. Bene che Roma sia entrata nella top 20, ma dobbiamo fare di più: la mia ambizione non è solo che Roma scali la classifica ma che Milano, Genova e Torino, rientrino tra le prime 50 città”.
A tal proposito, anche il presidente e Ceo Enit, Ivana Jelinic ha detto: “La popolarità dei viaggi combinati è visibile anche nei dati che riguardano il pagamento. Su Trip.Biz, i viaggiatori selezionano sempre più sia ‘Personal Travel’ (per spese personali) che ‘Mixed Payments’ (per integrare i budget aziendali con fondi personali). Nel 2022, le prenotazioni per i voli personali sono aumentate del +22% rispetto al 2021 e del +33% rispetto al pre-pandemia, con un andamento analogo per le prenotazioni di alloggi. Il numero di prenotazioni con ‘pagamento misto’ è aumentato addirittura del +954%”. Maria Elena Rossi, direttore Marketing Enit, impegnata a sviluppare strategie di promozione del segmento ha asserito: “L’adozione di politiche sostenibili da parte delle aziende ha un impatto anche sulla gestione dei viaggi di lavoro e sembrerebbe incentivare scelte più green anche attraverso il pagamento di tariffe superiori per opzioni di vitto, alloggio e trasporto che non danneggiano l’ambiente e/o minimizzano le emissioni di CO?”.
Per quanto riguarda i dipendenti, la combinazione di lavoro e tempo libero può rendere i viaggi più convenienti poiché le spese del viaggio sono coperte dal datore di lavoro e i fondi personali risparmiati possono essere spesi nella destinazione apportando così maggiori introiti all’economia locale. Secondo Enit, il 40% delle aziende italiane, ad esempio, è disponibile a spendere tra il 5 e il 10 per cento in più per viaggi di lavoro sostenibili. Inoltre, per trarre vantaggio dal crescente interesse verso i “viaggi misti”, diversi governi in tutto il mondo stanno introducendo visti specifici, consentono ai lavoratori stranieri di esercitare a distanza in un paese per un periodo prolungato. Oltre a ciò, per i datori di lavoro, dall’indagine emerge che consentire al personale di abbinare viaggi di piacere a quelli di lavoro può comportare una maggiore soddisfazione dei dipendenti e migliori risultati della forza lavoro.