Secondo l’ambasciatore Sergio Romano la Nato andrebbe sciolta, perché non fa gli interessi dell’Europa ma dell’America: aveva senso finché c’era la guerra fredda. Per la sua sicurezza, l’Europa dovrebbe scegliere la neutralità e trasformarsi in una sorta di grande Svizzera, una confederazione di stati; non dovrebbe considerare la Russia solo un pericoloso concorrente ma anche un interlocutore verso obiettivi che possono essere pacificamente condivisi. Romano ammette che questo può sembrare un sogno “in tempi come questi”. E qui nel suo ragionamento cominciano ad emergere lacune e salti logici davvero suggestivi.
Dopo aver detto che la guerra fredda è finita Romano afferma che però ne è cominciata un’altra. Ma non spiega quale. Parla del desiderio imperiale della Russia ma sostiene che le ambizioni imperiali degli Stati Uniti sono più realistiche di quelle della Russia. Non una parola sulla Cina.
A questo punto traiamo noi delle conclusioni coerenti con le tesi di Romano
- Non c’è da preoccuparsi per l’invasione russa dell’Ucraina, perché è poca cosa rispetto ad un progetto imperiale realistico degli Usa, che l’ambasciatore romano non ci ha ancora svelato.
- Non ha senso aiutare Kiev a difendersi perché è interesse dell’Europa farsi i fatti propri e lasciare che i carri armati di Mosca arrivino ai confini della Polonia, della Romania e della Slovacchia e minaccino la Moldova, la Georgia.
- Svezia e Finlandia hanno deciso di entrare nella Nato per fare un favore all’America e non perché si sentono minacciate dalla Russia.
- Le Repubbliche baltiche sono più sicure senza l’ombrello della Nato.
- Se la Russia porta la guerra in Europa, il Vecchio continente può stare sereno, sceglie la neutralità, torna ad essere dipendente dal gas russo e Mosca, chissà, potrebbe anche rinunciare alle sue mire imperiali.
- L’Europa neutrale dovrebbe entrare nel progetto della Via della seta della Cina che Romano ritiene irrilevante visto che non ne parla.
- L’Europa neutrale non dovrebbe preoccuparsi di quanto Cina e Russia stanno facendo nell’Africa, perché l’imperialismo americano è più minaccioso.
- L’Europa neutrale potrebbe risparmiare migliaia di miliardi per le spese militari. A che servono visto se né la Russia né la Cina hanno mire espansionistiche nel Vecchio Continente?
- Senza la Nato l’Europa neutrale è più forte e gli Stati Uniti più deboli… chissà chi riuscirà mai ad invaderli
- Chi usa e abusa dell’Europa sono gli Stati Uniti e non l’imperialismo della Russia o l’inesistente progetto egemonico della Cina.
Dieci tesi aberranti? Sono la conseguenza logica di premesse singolari e sconcertanti. Noi restiamo fermi a quanto diceva De Gasperi nel 1949 quando l’Italia aderì alla Nato: “Questo è il posto in cui l’Italia deve agire per la pace; solo lì è dove essa può intervenire per la pace e la difesa sua e per la difesa di tutta l’Europa”.