Dopo aver abituato il mondo intero al nero delle sue inconfondibili magliettine a girocollo e delle sue eleganti giacche in velluto, uno tra i più celebri stilisti del made in Italy, sembra volerci abituare anche al nero del tocco e della toga. Con lo stile che lo ha reso noto in tutto il mondo, Giorgio Armani ha indossato il classico abbigliamento accademico per ricevere dalle mani del rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la sua quinta laurea honoris causa.
Un esempio e uno stimolo per ricordare a tutti che il lavoro vero e l’amore portano lontano
A consegnare la pergamena di laurea honoris causa in Global Business Management all’emozionatissimo ottantottenne è stato Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica. Giorgio Armani ha ricevuto il quinto titolo accademico della sua carriera proprio a Piacenza, sua città natale (gli altri li aveva ricevuti dal Royal College of Art, dalla Saint Martins di Londra, dall’Accademia di Brera e dal Politecnico).
Visibilmente emozionato, il re della moda italiana ha voluto dedicare il quinto riconoscimento accademico ai giovani: «Ho parlato di me pensando soprattutto a voi studenti. E vorrei, con la mia storia, essere un esempio, uno stimolo e ricordare a tutti che il lavoro vero e l’amore portano lontano».
Ancora giovanissimo, Giorgio si trasferisce da Piacenza a Milano per studiare medicina. Dopo due anni, abbandona gli studi e inizia a lavorare come buyer per la Rinascente. Inizia così, “Re Giorgio” a raccontare la sua storia rivolgendosi ai giovani studenti presenti alla cerimonia.
Le motivazioni della laurea
Un bilancio complessivo dell’opera di Giorgio Armani potrebbe essere stilato a partire «dall’assunzione, in tutte le sue implicazioni, della dimensione problematica del tempo». Così ha commentato il professor Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica.
Armani dice ai giovani: lavorate, tenete duro ma non dimenticate chi avete accanto
Particolarmente significativo è stato il discorso che lo stilista ha rivolto a tutti noi giovani. «Ricevere questa laurea è stato qualcosa che mi ha toccato profondamente. E non solo perché mi è stata conferita nella mia amata città natale, ma perché è un riconoscimento all’Armani imprenditore, a quella figura che ho dovuto inventare da zero superando, soprattutto all’inizio, momenti di grande difficoltà». Quasi a voler dimostrare a ognuno di noi che i momenti di difficoltà sono presenti anche nel corso delle più straordinarie carriere. Difficoltà che Giorgio racconta di aver affrontato con «caparbietà e passione» e si commuove, ricordando la morte del suo socio Sergio Galeotti. Il re della moda italiana ha continuato a rivolgersi ai giovani presenti alla cerimonia, richiamando l’attenzione proprio sul valore degli affetti: «Essere qui mi ha obbligato a ricordare il percorso molto impegnativo che ho fatto, dimenticando molte volte me stesso. Allora dico ai giovani lavorate, tenete duro ma non scordate che a casa avete il gatto, il cane, la mamma, la nonna o l’amante, perché poi andando avanti avrete bisogno di persone al fianco».
Io sono un creativo razionale, ma la spinta nasce sempre dalla passione, da un’intuizione e dal desiderio bruciante di realizzarla. Ogni idea, in fondo, è frutto di un innamoramento e questo lavoro, che per me è la vita, è un atto continuo di amore. Anche a voi raccomando di coltivare l’amore per ciò che fate con rispetto di chi vi è vicino. Con l’amore si arriva lontano”
11 maggio, per Giorgio Armani è un tour nei ricordi scolastici
Giorgio Armani ha poi proseguito il suo tour nei ricordi, visitando il suo liceo scientifico, il Respighi, e la scuola elementare che ha frequentato da bambino, la Alberoni, sempre a Piacenza. La dirigente scolastica dell’istituto lo ha accolto e gli ha consegnato la pagella del suo ultimo anno di frequenza.
* Liceale at Liceo Giulio Cesare di Roma e Speaker radiofonica at New Sound Level 90FM