La dotazione finanziaria annua che Frontex riceve dal bilancio dell’Unione Europea è notevolmente aumentata, passando dai 137 milioni di euro del 2015 ai 322 milioni di euro del 2020. Inoltre la Commissione europea ha dato alla “nuova” Agenzia il via libera per assumere mille persone entro il 2020. Lo evidenzia la Corte dei Conti europea, che ha pubblicato una rassegna preliminare all’audit su Frontex, l’agenzia per le frontiere esterne dell’Ue.
“La sua istituzione ha segnato un passo cruciale verso lo sviluppo di una gestione integrata delle frontiere nell’UE; da allora, il ruolo, la dotazione finanziaria e le risorse di Frontex sono progressivamente cresciuti – spiega la Corte dei Conti europea -.
Dopo il picco migratorio del 2015, i poteri di Frontex sono stati rafforzati ed essa è divenuta a tutti gli effetti la guardia di frontiera e costiera europea. Nuove norme, entrate in vigore nel dicembre 2019, dovrebbero rafforzare ancor di più i poteri dell’Agenzia. La Commissione propone inoltre di aumentarne la dotazione finanziaria a 11 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, principalmente per costituire il corpo permanente di 1000 guardie di frontiera degli Stati membri e per acquistare nuove attrezzature, nonché di far crescere l’organico dell’Agenzia sino a tremila effettivi nei prossimi anni”.
“Frontex svolge un ruolo cruciale per conseguire una gestione integrata delle frontiere esterne dell’UE ed è divenuta un importante attore della gestione della migrazione sul palcoscenico europeo”, ha affermato Leo Brincat, il membro della Corte responsabile dell’audit. “L’audit della Corte verificherà se Frontex stia assolvendo i propri compiti in modo efficace”, ha aggiunto.
La Corte appurerà se le principali attività di Frontex sostengano efficacemente la gestione europea integrata delle frontiere, e in particolare: se il monitoraggio della situazione delle frontiere esterne dell’UE permetta risposte celeri e ben mirate agli incidenti (“episodi”) alla frontiera; se l’analisi dei rischi e le valutazioni delle vulnerabilità effettuate da Frontex circa la capacità degli Stati membri di gestire le proprie frontiere siano strumenti utili ai fini della protezione delle frontiere dell’UE; se la risposta operativa di Frontex contribuisca allo sviluppo di una gestione europea integrata delle frontiere.
La pubblicazione della relazione di audit è prevista nel 2021.