Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato sulla pista dell’aeroporto di Ciampino verso le 10.10 del 13 maggio. Ad accoglierlo, nell’area militare dello scalo gestita dal 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e l’ambasciatore d’Italia a Kyiv Pier Francesco Zazo.
Zelensky è arrivato allo scalo romano a bordo di un Airbus A319 con la livrea della Repubblica italiana. Nello scalo aeroportuale, ha avuto un breve colloquio con Il Ministro Tajani, al termine del quale il vicepremier ha detto ai giornalisti presenti: “L’Italia dà il benvenuto al Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia. Da un punto di vista politico e strategico l’Ucraina evidentemente riconosce come l’Italia sia protagonista all’interno dell’Unione Europea e della NATO nell’attività a suo supporto. Il nostro Paese ha aiutato Kyiv dal punto di vista politico, militare ed economico, ma anche per quanto riguarda gli aiuti alla popolazione civile”, aggiungendo: “Sosteniamo tutte le iniziative a favore della pace. Sia chiaro, però, che pace significa ‘pace con giustizia’, cioè Indipendenza totale dell’Ucraina”.
Il Presidente ucraino si è mosso nella capitale con la protezione di un imponente apparato di sicurezza, con il coordinamento dei nostri servizi di intelligence. È stato scortato fino all’hotel Parco dei Principi, in zona Parioli, per una tappa intermedia tra i vari spostamenti previsti nella Capitale.
Tra le 12.00 e le 12,46, si è svolto l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Presidente ucraino è stato accolto dal Presidente Mattarella nel cortile d’onore e poi i due sono saliti nella “Sala del Bronzino” dove hanno salutato le rispettive delegazioni.
Il Presidente Mattarella ha confermato il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina nel breve e nel lungo termine. L’incontro è, quindi, proseguito con le due delegazioni al completo. “Un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente”: le parole del Capo dello Stato al Presidente ucraino Zelensky.
I due Capi di Stato hanno parlato della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhya e del rapimento dei bambini ucraini da parte dei russi, definito dal Presidente Mattarella una “pratica straziante e ignobile”.
Il Presidente Zelensky ha ringraziato l’Italia: “Grazie, abbraccio tutti gli italiani”, ha detto salutando il Presidente Mattarella, che ha replicato: “La pace sia una pace vera e non una resa”. Subito dopo il Presidente ucraino ha lasciato il Quirinale alla volta di Palazzo Chigi.
Massime le misure di sicurezza: blindati tutti i percorsi con no-fly zone e tiratori scelti.
Alle tredici in punto, il Presidente Zelensky è giunto a Palazzo Chigi dove ad attenderlo nel cortile c’era la Premier Giorgia Meloni. Come previsto dal cerimoniale, il Presidente ucraino ha ricevuto gli onori militari e il picchetto d’onore dei Granatieri di Sardegna e dei Lancieri di Montebello.
A Palazzo Chigi si è svolto un colloquio privato tra i due leader, seguito da una colazione di lavoro allargata alle due delegazioni. Tra i temi al centro dei colloqui anche quello della sicurezza alimentare. L’Italia ha particolarmente a cuore che il 18 maggio, quando scadrà l’accordo sul grano, venga rinnovato. Altro tema affrontato, la questione dell’adesione all’Unione Europea dell’Ucraina. L’Italia è stata sempre in prima linea ed insisterà su questo punto. Quindi, si è parlato anche della ricostruzione dell’Ucraina. L’Italia ha promosso, a questo scopo, la conferenza del 26 aprile scorso. In sostanza, il sostegno italiano è a tutto campo, sia dal punto di vista militare sia da quello umanitario. Si è sottolineata l’importanza di proseguire ed inasprire le sanzioni contro la Russia.
Alle 15.32, i due leader hanno tenuto, nella “Sala dei Galeoni” di Palazzo Chigi, le dichiarazioni congiunte alla stampa.
La Premier Meloni ha sottolineato che “La nostra nazione scommette sulla vittoria dell’Ucraina, vittima di una ingiusta aggressione da parte della Federazione Russa”, aggiungendo: “Abbiamo ribadito a Zelensky sostegno alla pace, purchè sia una pace giusta. Roma si conferma una ‘capitale di pace’ e guardiamo con speranza all’impegno del Presidente Zelensky”.
Il Presidente Zelensky: “Sono qui per ringraziare gli italiani, per il vostro aiuto e per aver dato rifugio ai nostri bambini ed alle nostre famiglie. Le bombe russe distruggono le comunità ucraine. Mi rivolgo a tutti i leader italiani, visitate il nostro Paese. Quando vedrete cosa ha fatto una sola persona, Putin, capirete perché lottiamo per la nostra libertà”, aggiungendo: “Grazie all’Italia e gloria all’Ucraina”.
Nel pomeriggio, il Presidente ucraino ha lasciato Palazzo Chigi diretto verso il Vaticano, per incontrare Papa Francesco.
“Durante il mio incontro con Papa Francesco – ha riferito il Presidente Zelensky – mi sono concentrato sulla fine dell’aggressione militare russa e sul ristabilimento della pace.
Ho chiesto di promuovere pienamente l’attuazione della Formula ucraina di pace, in particolare in materia di sicurezza alimentare, liberazione dei prigionieri e dei deportati e ripristino della giustizia. Poiché la guerra è sul territorio d’Ucraina, il piano di pace può essere solo ucraino.
Un argomento separato dell’incontro è stata la questione dei crimini della Russia relativo al rapimento e alla deportazione di bambini ucraini.
Ho chiesto al Vaticano di unirsi agli sforzi dell’Ucraina per fare ritornare i bambini ucraini portati illegalmente e forzatamente in Russia, di fatto rapiti”.
Più tardi, il Presidente Zelensky è stato ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1, dove ha avuto modo di rivolgersi agli italiani.