La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna mette a disposizione 415mila euro per l’erogazione di contributi finalizzati all’acquisto di protesi e altri ausili hi-tech con l’obiettivo di far praticare attività sportive individuali a livello amatoriale anche alle persone con gravi menomazioni fisiche, come la mancanza di un arto, o affette da malattie che ne limitano o impediscono del tutto i movimenti in autonomia, come paraplegia, paraparesi o tetraparesi. Un progetto innovativo frutto di un accordo tra Governo e Regioni, che ha come obiettivo quello di favorire la piena inclusione sociale e migliorare la qualità di vita dei disabili, attraverso la pratica sportiva. La misura, di carattere sperimentale, è coperta da un finanziamento statale di 5 milioni di euro a beneficio dell’intero territorio nazionale: risorse ripartite tra le 20 Regioni italiane, sulla base della popolazione residente di età compresa tra 10 e 64 anni. Stesso criterio è stato adottato dalla Regione Emilia-Romagna per la suddivisione della quota-parte di fondi tra le Aziende sanitarie territoriali, alle quali è demandata la gestione degli interventi e l’erogazione dei contributi, sulla base di bandi ad hoc, come previsto dalla delibera di Giunta che ha stabilito tempi e modalità dell’intervento. L’Emilia-Romagna, in collaborazione con le altre Regioni, si è attivata ancor prima dell’approvazione definitiva del Decreto ministeriale che ha disciplinato la sperimentazione per dare pronta attuazione al progetto. “Siamo al fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che hanno il diritto di avere la migliore qualità di vita possibile. La pratica sportiva, quando le condizioni di salute lo permettono, oltre a portare benefici fisici e psichici, favorisce anche la piena inclusione sociale. Con queste risorse vogliamo dare un aiuto concreto e incoraggiare i portatori di disabilità a rimettersi in gioco e ad affrontare nuove sfide”, sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini. Destinatari dei contributi, che assegneranno le Ausl con specifici bandi, sono persone residenti in Emilia-Romagna che hanno subito l’amputazione di un arto, oppure sono affette da paraparesi, paraplegia o tetraparesi, con un’età compresa tra i 10 e i 64 anni; inoltre, se maggiorenni, devono aver ottenuto l’invalidità civile o essere in attesa di riconoscimento. Sarà necessario presentare uno specifico certificato di idoneità allo svolgimento di attività ludico-motorie e sportive, introdotto appositamente per la partecipazione a questa iniziativa, rilasciato da un medico specialista in Medicina dello sport.