mercoledì, 27 Novembre, 2024
Esteri

Russia: fatte le sanzioni trovato l’inganno

Le merci per un valore di oltre un miliardo di dollari inviate nel 2022 dai Paesi dell’Unione Europea verso Armenia, Kazakistan e Kirghizistan sono “scomparse” durante il transito attraverso la Russia. Lo riporta il Financial Times, che definisce la situazione “commercio fantasma”.

Secondo fonti qualificate, dopo l’inizio dell’invasione militare russa dell’Ucraina, merci per un valore di due miliardi di dollari sono state esportate da Stati europei verso Paesi terzi, prevedendo il solo transito attraverso la Russia. In effetti, durante il tragitto, la metà – per controvalore – di queste merci ha cambiato il destinatario finale ed è rimasta in Russia. Il quotidiano britannico sottolinea come il volume effettivo del “commercio fantasma” dall’UE alla Russia potrebbe risultare, in realtà, molto più elevato di questa stima.

I destinatari di merci europee, compresi i prodotti cosiddetti dual use – soggetti a sanzioni perchè potrebbero essere utilizzati nell’industria militare – erano in Armenia, Kazakistan e Kirghizistan.

La Russia è riuscita a eludere le sanzioni elencando destinazioni false nelle dichiarazioni doganali dell’UE. Pertanto, le merci la cui esportazione in Russia è vietata, come componenti di aeromobili, apparecchiature ottiche e turbine a gas, sono uscite dai Paesi dell’Unione europea con il pretesto che fossero solo in transito sul territorio russo.

Un rapporto del Center for a New American Security dello scorso ottobre affermava che la Russia si stava rivolgendo a “importazioni grigie tramite il mercato nero o attraverso una catena di società progettate per nascondere l’utente finale”. Queste attività illecite sono state realizzate in modo analogo al contrabbando attuato da tempo dalla Corea del Nord e dall’Iran, anch’essi soggetti a estese sanzioni.

Erki Kodar, Ministro estone responsabile delle sanzioni, ha dichiarato al FT: “Anche prima dell’aggressione russa in Ucraina, il loro modus operandi era quello di contrabbandare merci e cercare di trovare persone disposte a spostare queste merci oltre il confine. I nostri servizi di sicurezza hanno seguito questo fenomeno negli ultimi 10-15 anni. Il fenomeno si è intensificato”.

Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti a dicembre ha accusato cinque cittadini russi di aver cospirato per procurare tecnologia di livello militare e a “duplice uso” per aziende russe del settore difesa. Tra loro c’era Vadim Konoshchenok, che è sospettato di essere un colonnello dell’FSB ed è stato arrestato dalle guardie di frontiera estoni dopo aver tentato di entrare in Russia con dispositivi elettronici, microchip e munizioni di fabbricazione statunitense.

Brian Nelson, un alto funzionario del Tesoro degli Stati Uniti, il mese scorso ha visitato Svizzera, Austria, Italia e Germania per mettere in guardia su come Mosca stesse continuando ad eludere i controlli sulle esportazioni e ad acquistare tecnologie avanzate.

L’Unione Europea ha ripetutamente affermato che combatterà l’importazione di merci sanzionate in Russia per vie traverse. In particolare, a maggio l’UE ha vietato il transito di beni a “duplice uso” attraverso la Russia.

L’undicesimo pacchetto di sanzioni, attualmente in discussione tra i Paesi dell’Unione Europea, prevede tra l’altro l’ampliamento dell’elenco delle merci proibite che entrano in Russia attraverso Paesi terzi. Inoltre, l’UE prevede di creare nuovi strumenti che impediranno ai Paesi terzi di eludere le sanzioni.

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