Secondo i dati ancora provvisori Istat sul settore del turismo relativi al 2022, l’incremento annuo delle presenze turistiche è stato pari a +39,3% rispetto al 2021. Ad esso hanno contribuito soprattutto il recupero del turismo inbound (la clientela residente all’estero), componente della domanda che era stata maggiormente penalizzata dalla pandemia (le presenze dei clienti non residenti sono cresciute del +84,8% e quelle dei residenti del +12,9% rispetto al 2021), e l’eccezionale resilienza della stagione estiva. Il bilancio consuntivo del 2022 fa registrare, tuttavia, ancora un numero di presenze inferiore – di circa 34 milioni di unità – a quello osservato nel 2019 e un saldo pari a -7,8% (-11,1% le presenze della clientela estera e -4,4% quelle della clientela italiana). Nel confronto con gli altri Paesi della Unione europea, l’Italia si conferma in quarta posizione per numero di presenze nel 2022 (il 14,5% di quelle registrate nell’intera Ue in quell’anno), dopo Spagna (16,6%), Francia (16,3%) e Germania (14,7%). Se complessivamente – in termini di variazione delle presenze rispetto al 2019 – il bilancio del nostro Paese è inferiore alla media dell’Ue (-7,8% contro il -5,1%), ciò sembra dovuto alle performance della componente domestica della clientela (-4,4% per l’Italia contro +0,6% della media Ue), la quale in proporzione ha scontato una maggiore difficoltà di ripresa rispetto alla componente inbound (-11,1% per l’Italia contro -11,6% dell’Ue). L’Italia si colloca, del resto, al secondo posto tra i Paesi della Ue per numero di presenze straniere, dopo la Spagna; come quota di mercato, i flussi inbound rappresentano il 48,6% del totale delle presenze nelle strutture ricettive del nostro Paese. Il valore è quasi tornato ai livelli pre-pandemia e che, seppur inferiore a quella della Spagna (60,2%), è superiore a quello relativo alla media dell’Ue (44,1%) e agli altri maggiori competitor europei (Francia 27,9% e Germania 16,9%). I primi dati provvisori del 2023, riferiti al bimestre gennaio-febbraio, secondo l’Istat sembrano confermare la definitiva ripresa del settore (+45,5% le presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell’anno 2022), con una crescita rilevante sia delle presenze straniere (+70,5%) sia di quelle domestiche (+28,8%). Se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero – e persino il superamento – dei livelli pre-pandemici (nel bimestre gennaio-febbraio 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019 le presenze degli italiani sono in aumento del +4,8%, mentre quelle straniere del +3,5%).