domenica, 17 Novembre, 2024
Regioni

Campania, Ciambriello “Viaggio nelle carceri per vincere l’indifferenza”

NAPOLI (ITALPRESS) – "Il viaggio della speranza: visitare i carcerati", è l'iniziativa promossa dal garante delle persone private della libertà personale della Campania, dall'osservatorio Carcere dell'unione Camere Penali italiane, dall'associazione Nessuno tocchi Caino e dal movimento Forense – dipartimento Carceri, che prenderà il via l'8 maggio e proseguirà fino al 13 maggio anche in Campania, così come già fatto e programmato in altre regioni d'Italia. "Lunedì iniziamo questo viaggio nelle carceri campane partendo da Lauro, dove c'è un istituto con detenute madri, e poi con Arienzo. Termineremo sabato 13 con il carcere di Salerno", ha spiegato Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Regione Campania. "In Campania in questo momento abbiamo – ha aggiunto – 6.704 detenuti, 57 detenuti nel carcere minorile di Nisida, 37 ad Airola, 62 nell'istituto militare di Santa Maria Capua Vetere. Il dato allarmante è che abbiamo 13.886 persone in un'area penale esterna. Nelle nostre carceri sovraffollate abbiamo inoltre 1329 tossicodipendenti. Nei 15 istituti penitenziari della Campania – ha proseguito Ciambriello – l'anno scorso abbiamo avuto 1471 forme di autolesionismo; 178 tentativi di suicidio; 6 suicidi. E vi sono 812 persone con sofferenza psichica. Andare nelle carceri significa raccontare buone prassi e verificare le criticità, sapendo però purtroppo che la politica considera il carcere una risposta semplice a bisogni complessi. Nelle carceri abbiamo malati di mente e tossicodipendenti la metà dei quali denunciati dai genitori, che pensano che il carcere sia una risposta per aiutare il proprio congiunto che ha un problema in più, o che si chiama droga o salute mentale. E' il fallimento di noi tutti. Questo viaggio serve ad andare oltre i muri dell'indifferenza". Per Sergio D'Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino, "stiamo compiendo questa 'opera di misericordia corporale', un viaggio della speranza, perché è importante è andare a vedere, bisogna aver visto, diceva Einaudi, per capire cos'è il carcere. Dal mio punto di vista – ha detto – quanto più lo vedo il carcere più mi convinco che è un istituto ormai anacronistico che bisogna superare. Non bisogna andare alla ricerca del carcere migliore, bisogna trovare qualcosa di meglio del carcere. Al principio costituzionale della rieducazione della pena non ci crede più neanche lo Stato, tant'è che noi vediamo una situazione di abbandono: abbiamo un educatore ogni 100 detenuti. Per Riccardo Polidoro, responsabile Osservatorio carceri Unione camere penali italiane, "l situazione nazionale è molto critica da tempo. Con il nostro viaggio nelle carceri intendiamo accendere i riflettori e soprattutto far comprendere all'opinione pubblica il senso della pena. C'è un'assenza della politica nelle problematiche che riguardano l'esecuzione penale che è enorme". "Dal 2018 ad oggi noi abbiamo avuto al governo tutti i partiti politici e non è stato fatto nulla, eppure ci sono stati tante morti in carcere: l'anno scorso abbiamo avuto il record di suicidi. Eppure non si prendono provvedimenti per il sovraffollamento, l'Europa ci sta per condannare per l'ennesima volta. Il ministro Nordio ha detto delle cose molto interessanti anche sull'esecuzione penale, ma tra il dire e i fare c'è di mezzo il mare, e credo che ci sia di mezzo, probabilmente, proprio questo governo, perchè altrimenti qualcosa sarebbe cambiato. Nordio – ha concluso – continua a dirci che le cose si faranno, ma nell'imminenza non mi sembrano che possano esserci dei provvedimenti che possano riguardare il carcere". All'iniziativa di stamane anche Rita Bernardini, storica esponente del Partito radicale e presidente di Nessuno tocchi Caino. -foto: xh6/Italpress (ITALPRESS). xh6/pc/red 05-Mag-23 15:23

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