mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Legge di Bilancio 2023: dal Governo 400Mln per gli alloggi degli studenti universitari

Il Governo, che considera il diritto allo studio una priorità, con la Legge di Bilancio 2023 ha rifinanziato il Fondo della legge 338 con 400 milioni aggiuntivi in tre anni per potenziare il numero di posti letto per gli studenti universitari fuori sede. Queste risorse si sommano a quelle ordinarie, per un totale di 567 milioni di euro, con le quali nei prossimi anni potranno essere realizzati circa 14mila posti letto in più da destinare al diritto allo studio. Tra l’altro, con la stessa Legge, sono stati stanziati 500 milioni di euro, in due anni, per aumentare il numero e l’importo delle borse di studio. Per quanto riguarda il PNRR, il Piano destina 960 milioni di euro per la creazione di 60mila nuovi posti letto entro il 30 giugno 2026.   Nel dettaglio, il percorso si snoda in due fasi. Un primo intervento, già realizzato entro l’inizio del 2023, ha portato alla creazione di posti letto tramite procedure di acquisto o di locazione di lungo termine. Con 300 milioni di euro sono stati creati 8.581 posti letto aggiuntivi, di cui 7.524 già assegnati a studenti universitari. Di questi, 2.173 sono stati realizzati da Enti DSU e Università, e pertanto direttamente assegnati agli studenti tramite graduatorie per il diritto allo studio (stabilite su base regionale tramite scorrimento). Il restante, pari a 5.840 posti letto, è stato realizzato da altre tipologie di soggetti che perseguono per finalità sociale l’ospitalità studentesca (ad esempio Collegi di merito, fondazioni, etc.). Un secondo intervento di più ampio respiro, previsto dal PNRR, prevede la creazione di 52.500 posto letto a cui saranno destinati 660 milioni di euro. In questo caso, lo stesso PNRR prevede l’ingresso degli operatori privati all’interno del mercato, in quanto il solo settore pubblico non sarebbe in grado di soddisfare integralmente la domanda, anche considerati i tempi di realizzazione imposti dal Piano (30 giugno 2026). Il sostegno finanziario sarà relativo agli oneri connessi alla gestione delle residenze universitarie da parte di operatori qualificati (ma non saranno finanziate spese per la costruzione, la ristrutturazione, l’acquisto o la locazione di immobili da adibire a residenze universitarie).   La misura è in corso di attivazione nelle prossime settimane e prevedrà l’obbligo in capo ai soggetti che realizzeranno le residenze universitarie, tra condizione necessaria per l’accesso ai contributi ministeriali, l’applicazione agli studenti di una tariffa calmierata rispetto ai corrispettivi medi di mercato. I corrispettivi saranno individuati dal MUR stesso su base regionale attraverso un apposito tavolo tecnico interistituzionale, al fine di garantire l’applicazione di tariffe calmierate (con una riduzione del 15%) e garantire il più ampio accesso alle strutture da parte degli studenti.

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