La Casa Bianca ha definito “ridicole” le accuse della Russia secondo cui gli Stati Uniti avrebbero ordinato all’Ucraina di effettuare un attacco di droni al Cremlino. Lo ha affermato il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby.
Kirby ha rilasciato la dichiarazione dopo che il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha affermato senza prove che gli Stati Uniti fossero dietro l’attacco dei droni al Cremlino, aggiungendo che il governo ucraino stava presumibilmente “eseguendo la decisione di Washington”.
Il giorno prima, il servizio stampa del Cremlino ha annunciato che i droni ucraini “hanno cercato di colpire” la residenza del presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. Il Cremlino ha definito l’attacco “un’azione terroristica pianificata” e “un attentato al presidente della Russia”.
Serhiy Nikiforov, il portavoce del presidente Zelensky, ha affermato che l’Ucraina non ha informazioni sui cosiddetti attacchi notturni al Cremlino.
Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha detto: “Tutto ciò che proviene dal Cremlino va preso con grande cautela”.
Il Direttore della US Central Intelligence Agency, William Burns, ha tenuto un briefing a porte chiuse per i senatori USA in merito all’attacco dei droni al Cremlino, dopo di che il Presidente del US Senate Intelligence Committee, Mark Warner, ha affermato che non vi erano “indicazioni che questo l’attacco è stato organizzato dagli ucraini “.
Diversi esperti hanno accusato la Russia di aver inscenato un evento sotto falsa bandiera, un’operazione condotta con l’intento di incolpare un avversario.
Del resto, questo attacco è arrivato mentre l’Ucraina si prepara a lanciare la tanto attesa controffensiva.
Il Presidente Zelensky, quando gli è stato chiesto perché la Russia avrebbe accusato l’Ucraina di aver tentato di assassinare Putin, ha detto: “È molto semplice. La Russia non ha vittorie. Lui [Putin] non può più motivare la sua società, e non può più semplicemente mandare le sue truppe incontro a morte… ora ha bisogno di motivare in qualche modo la sua gente ad andare avanti”.
L’Institute for the Study of War (ISW), un think tank statunitense, ha affermato che la Russia probabilmente ha organizzato l’attacco per sottolineare la minaccia esistenziale per i cittadini russi e per prepararsi a una più ampia mobilitazione. Per l’ISW è “estremamente improbabile che due droni potessero penetrare più strati di difesa aerea ed esplodere o essere abbattuti proprio sopra il cuore del Cremlino in un modo che fornisse immagini spettacolari catturate bene dalla telecamera”.
In effetti, analizzando il video che è circolato si possono distinguere due persone che si muovo proprio sul tetto poco prima dell’esplosione. Una circostanza alquanto improbabile. A questo punto è piuttosto evidente che si sia trattato dell’ennesima provocazione russa, accompagnata da una importante campagna disinformativa.