domenica, 17 Novembre, 2024
Politica

Nuovo Isee e sgravi per le imprese. Dal Rdc al Gil. 70mila posti per i giovani

Cdm il 1 maggio. Più soldi in busta paga. Cambiano i contratti di espansione e quelli a termine

Il “tesoretto” è di tre miliardi e mezzo e servirà a rafforzare le buste paga di chi lavora, e sostenere il nuovo Reddito di cittadinanza.
Decisioni, cifre e puntualizzazioni, – i 3.5 miliardi sono ricavati dalle nuove stime di Pil e deficit contenute nel Def -, arriveranno durante la seduta del prossimo Consiglio dei ministri, previsto per lunedì 1 maggio. Data simbolica che, annuncia Palazzo Chigi, sarà dedicata dal Governo ai temi del lavoro. La decisione è stata presa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha programmato la convocazione del Cdm proprio il giorno dedicato alla Festa dei lavoratori. All’ordine del giorno saranno inseriti provvedimenti in materia di lavoro e politiche sociali.

I sussidi dal RdC al Gil e Pal

Decisioni che non mancheranno di suscitare un acceso dibattito politico con il M5S che chiede il ritorno in todo del Reddito di cittadinanza, e la sinistra con il Pd che sollecitano il Reddito universale o un reddito minimo. Tra le decisioni annunciate dal Governo c’è quella di promuovere il nuovo Reddito di cittadinanza che si dividerà in tre differenti misure: Garanzia per l’inclusione (Gil), Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal) e Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal). L’entrata in vigore dei nuovi aiuti alle fasce più povere della popolazione o a quanti sono impossibilitati al lavoro, scatterà dal 1° gennaio 2024. Sono diverse le articolazioni sia di norme che di sussidio economico previste dalla riforma del Rdc.
Entrando nel merito il RdC sarà sostituto con la Garanzia per l’inclusione riconosciuta ai nuclei familiari con almeno un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o un percettore di assegno di invalidità civile, l’agevolazione è di un massimo di 6mila euro l’anno (500 euro al mese, aggiornato alla nuova scala di equivalenza), e può essere integrata fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. Viene erogata per 18 mesi e dopo un mese di stop riparte per altri 12. Arriva inoltre la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal) per i percettori di Rdc che alla scadenza dei 7 mesi di sussidio previsti ora hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva. Si può chiedere dal 1° settembre, e vale 350 euro al mese. Vale 350 euro al mese anche la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal), destinata a soggetti tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore a 6mila euro.

Il via libera alle risorse

Come noto le risorse dovranno essere autorizzate dal Parlamento, il voto è previsto per domani. Successivamente il Governo potrà procedere con il decreto legge che dovrebbe aggiungere un ulteriore punto di riduzione dei contributi. Questo l’auspicio del ministro del lavoro Marina Calderone, che auspica di agganciare “l’obiettivo di legislatura di un taglio di 5 punti”.

Gli aumenti in busta paga

Il taglio del cuneo fiscale potrà irrobustire le buste paga. Non di molto, – l’aumento in busta paga è stimato in circa 15 euro per otto mesi da maggio a dicembre 2023 – per l’esecutivo è un segnale importante per i redditi medio-bassi. Si tratta di una parte di contributi pagati dai lavoratori, che verranno scalati direttamente in busta paga. La nuova misura – che avrà come effetto quello di aumentare lo stipendio netto – porterà così il taglio del cuneo fiscale a 13,8 milioni per lavoratori dipendenti, privati e pubblici.

Contratti a termine più lunghi

Tra le misure che il Cdm del 1 maggio potrebbe varare attraverso il via libera al decreto lavoro, c’è anche la revisione delle regole sui contratti a termine. L’intervento potrebbe rendere effettiva la modifica del termine massimo di 12 mesi oltre il quale non è possibile rinnovare un contratto a tempo determinato. Il rinnovo potrebbe passare da 12 a 24 mesi, per arrivare fino a 36 mesi in determinate condizioni. In via di valutazione anche la tutela dell’Inail agli studenti impegnati nel percorso scuola-lavoro, gli incentivi per le assunzioni dei Neet under 30 e il raddoppio della soglia delle deduzioni per i contributi di colf e badanti.

Sanzioni ai furbetti degli aiuti

Col decreto si dovrebbe anche risolvere il buco normativo creato con la Manovra, che aveva cancellato il reato per chi riceveva indebitamente l’assegno, con un aumento delle sanzioni per dichiarazioni false e truffe con pene fino a 6 anni di carcere.
Nuovi contratti di espansione Nella bozza che il Cdm dovrà varare c’è spazio anche alla proroga al 2025 del contratto di espansione, previsto inizialmente fino al 2023. Riguarderà le imprese con un organico superiore a 50 unità lavorative e consentirà di programmare le uscite dei lavoratori più anziani in un arco temporale più ampio.

Assunzione di 70 mila giovani

Saranno invece riconosciuti incentivi pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo di 12 mesi a quelle aziende che assumono under 30 Neet registrati al programma: “Iniziativa occupazione giovani”.
Si tratta del maxi piano di assunzioni per giovani sotto i 30 anni, con uno sgravio del 60% per il datore di lavoro. È il nuovo decreto del Governo proposto dal ministero del Lavoro, che approderà al Consiglio dei ministri. Il progetto punta alla assunzione di circa 70 mila ragazzi che potranno percepire una retribuzione media mensile di circa 1.300 euro.

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