Premere l’acceleratore sugli investimenti che riguardano le sfide energetiche della Sicilia, la decarbonizzazione, l’implementazione delle fonti rinnovabili con massima attenzione a fotovoltaico ed eolico, la grande sfida dell’idrogeno: Esperti e rappresentanti istituzionali del settore energetico si sono riuniti al Centro fieristico di Misterbianco (Catania), in occasione della V edizione delle Giornate dell’Energia, al fine di discutere e confrontarsi sulle prospettive che attendono l’Europa riguardo alla transizione energetica partendo dalla considerazione che l’Isola siciliana è un potenziale hub dell’energia green nel Mediterraneo. “In questi anni sono state incrementate le risorse, siamo a buon punto con il raggiungimento degli obiettivi che il Governo ci ha posto entro il 2030. abbiamo già autorizzato 8 giga watt e sono in corso di approvazione altri 15”. Così l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, il quale ha ribadito l’interesse, da un lato, di incentivare le aziende a investire in tema di energia, ad esempio con bonifiche e riqualificazioni di territori dismessi come le cave, dall’altro, di tutelare il territorio. “In un quadro che si evolve rapidamente abbiamo accolto l’importante scommessa di Terna, che ha messo sul tavolo il 30 marzo scorso ben 3 miliardi e mezzo, con lo scopo di allargare l’area, che riguarda al momento i territori catanese e messinese. C’è un forte interesse per la nostra isola grazie al vento e al sole”, ha aggiunto. La riunione che dura due giorni, fino a domani, coinvolge i principali rappresentanti istituzionali, manager, operatori del settore, divisi in sessioni tematiche. In apertura l’intervento del dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale Energia, Maurizio Costa, che ha ricordato la nuova normativa sulle aree idonee e non idonee al fotovoltaico: “In questi anni c’è stata una concentrazione su alcuni siti territoriali a scapito di altri, privilegiando ad esempio aree e caratteristica agroalimentare di notevole impatto economico, quindi abbiamo sostituito una risorsa agricola con una energetica. Adesso siamo orientati ad evitare affollamenti per un verso, e mancanze nel territorio per altro verso. La nostra proposta, che sicuramente può essere migliorata e integrata, sarà discussa all’Ars e speriamo venga approvata entro alcuni mesi”.