Cauto ottimismo per i democratici, frustrazione per i repubblicani. Venerdì sera la Corte Suprema ha consentito alla pillola abortiva mifepristone di rimanere ampiamente disponibile nelle farmacie. Il tribunale ha bloccato una decisione che aveva messo in pericolo l’accesso a livello nazionale ai farmaci per l’aborto, In questo modo, ha rinviato il caso a una corte d’appello. La battaglia legale riprenderà il mese prossimo. Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer di New York, principale oppositore al divieto, ha twittato: “La lotta continua e non ci tireremo indietro”. La senatrice Patty Murray di Washington, ha definito l’azione della Corte Suprema “una buona notizia”, avvertendo che “questa lotta è tutt’altro che finita”. La senatrice, membro della commissione per gli affari dei veterani del Senato, aveva criticato i repubblicani all’inizio di questa settimana per una misura che cercava di fermare i servizi di aborto forniti dal Dipartimento per gli affari dei veterani. Nella votazione procedurale di mercoledì il disegno di legge non è stato approvato Per il senatore dell’Illinois, Tammy Duckworth, che come la Murray aveva condannato il provvedimento repubblicano, ogni cosa che vieti l’accesso alla pillola approvato dalla FDA creerebbe un nuovo pericoloso precedente in cui un giudice potrebbe togliere l’accesso a un farmaco sicuro ed efficace per milioni di americani. Il senatore del Connecticut, Richard Blumenthal, membro del Comitato giudiziario del Senato, che ha reintrodotto a marzo la legislazione per codificare il diritto all’aborto, è rimasto cautamente ottimista sull’ordine della corte. “Possiamo espirare per ora: l’accesso all’aborto farmacologico rimane legale – ha twittato – ma il pericolo per l’assistenza sanitaria delle donne non è diminuito”. Al contrario, i repubblicani hanno messo in dubbio la sicurezza del farmaco mifepristone, suggerendo che contenga “rischi reali”. “Continuerò a fare tutto ciò che è in mia capacità – ha affermato il senatore dell’Oklahoma, James Lankford – per proteggere donne, ragazze e bambini non ancora nati dai rischi reali delle pillole abortive chimiche fai-da-te”.