La cattura dell’orsa JJ4 ha sollevato diverse critiche nei giorni scorsi. L’orsa aveva attaccato mortalmente un runner che si trovava nelle vicinanze del mammifero ed ora non potrà badare più ai suoi cuccioli rischiando la morte per eutanasia. Su questo tema è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Da ministro posso solo esercitare una funzione di indirizzo che non può che basarsi peraltro sul parere scientifico dell’Ispra, delegata a questa funzione. Parere che contempla tra le misure possibili, in situazioni di estremo pericolo, anche la soppressione degli animali”, afferma in una nota Gilberto Pichetto Fratin. “La procedura prevede infatti che il ministero sia chiamato in causa esclusivamente al fine di fornire, appunto attraverso l’Ispra, un parere consultivo e non vincolante. Ma la decisione finale spetta correttamente alle autorità locali, nel caso specifico al Presidente della Provincia. Detto questo, è chiaro che la soppressione dell’orsa non può essere una vendetta. Ucciderla non ridarà la vita al giovane runner, come ha sottolineato con parole di grande umanità la madre della vittima”, sottolinea Pichetto. “Ma va considerato che il ripetersi reiterato delle aggressioni agli umani e agli animali, ha comunque reso evidente che la gestione degli orsi in Trentino è diventata problematica e che va rivista tutta la materia per assicurare sicurezza a residenti e turisti. Va inoltre considerata seriamente l’ipotesi del ricollocamento all’estero di gruppi di esemplari. Occorre sedersi attorno a un tavolo e valutare le soluzioni migliori da adottare col conforto del parere degli esperti”, spiega il ministro.