Un adolescente di colore suona il campanello sbagliato. Scambia la residenza con una simile ad un isolato di distanza. Avviene una sparatoria che suscita indignazione sui social media ed una protesta per chiedere l’arresto della persona che ha sparato. Gli avvocati per i diritti civili, Lee Merritt e Ben Crump, hanno annunciato che stavano prendendo in carico il caso, criticando le autorità di Kansas City nel Missouri, per aver rilasciato l’uomo armato, presumibilmente un uomo bianco. Il sedicenne, identificato dagli avvocati come Ralph Paul Yarl, sarebbe in condizioni stabili, ricoverato in un ospedale locale dopo essere stato vittima di colpi da arma da fuoco. Yarl, un liceale il cui insegnante ha evidenziato come il suo obiettivo principale sia studiare ingegneria chimica al college, è stato colpito due volte, alla testa e al braccio. Per gli avvocati, non ci possono essere scuse per il rilascio di una persona sospettata armata e pericolosa. La polizia di Kansas City ha dichiarato che il ragazzo aveva scambiato una residenza nel blocco 1100 di Northeast 115th Street per la posizione dei suoi fratelli, che erano in una casa nel blocco 1100 di Northeast 115th Terrace. Un gruppo di manifestanti si sono radunati nel luogo nella giornata di domenica, quando la notizia della sparatoria è diventata pubblica attraverso i social media. I manifestanti hanno marciato verso la residenza dove è avvenuta la sparatoria, urlando “Cosa vogliamo? Giustizia! Quando lo vogliamo? Ora!” “Mio nipote è vivo e sta guarendo – ha affermato la zia di Yarl, Faith Spoonmore – Non è la storia che quell’individuo pericoloso vuole farci intendere. Stiamo raccontando una storia diversa da quelle normalmente ascoltate ascolti”. Il capo della polizia, Stacey Graves, ha spiegato che l’uomo è stato preso in custodia e trattenuto per 24 ore, il massimo per un sospettato di un crimine fino a quando non vengono presentate le accuse. Un’arma da fuoco è stata presa come prova, Graves ha affermato che la stragrande maggioranza dei sospetti di reato viene rilasciata dopo 24 ore, ma che molti vengono nuovamente arrestati una volta raccolte prove sufficienti per far scattare le accuse.