“La sanità è un cardine della nostra società, non possiamo permettere che ci siano differenze di cure e tecnologie, che ci sia disparità tra una ASL e l’altra e tra Regione e Regione.
Il Ministero della Salute è indispensabile per creare migliori condizioni di assistenza e ridurre differenze e sprechi”.
Nicoletta Verì, assessore alla sanità per la Regione Abruzzo, parla in modo pacato ma con quella punta di determinazione di chi ha in mente degli obiettivi da centrare. “Nella sede del Ministero con la dottoressa Filippini e il suo staff tecnico abbiamo avuto un ottimo incontro.
Io credo in generale che lo Stato in materia sanitaria debba essere presente in modo forte, dare quel sostegno alle Regioni e raccogliere con estrema attenzione le richieste di buone pratiche e servizi che sono le cose che interessano i cittadini”, racconta Veri dopo l’incontro sul monitoraggio del Piano di rientro della Regione, “Ho intrapreso un mio giro di ricognizione e verifica delle necessità”, prosegue la Verì, “per toccare con mano cosa funziona e cosa non va nelle diverse ASL ed ho colto che ci sono differenze evidenti tra una ASL e l’altra, questo significa che i cittadini non hanno le stesse opportunità, che ci sono, inoltre, spese di gestione diverse.
Io lavorerò per uniformare servizi, tecnologie, personale, strutture e conti.
So che non è un compito facile ma credo che con l’aiuto fattivo dei lavoratori della sanità e del Ministro possiamo fare molto”. Tra le richieste fatte dalla Verì al tavolo di monitoraggio del Ministero, c’è quello di esaminare il piano di riordino delle rete ospedaliera e territoriale.
“Ho chiesto al Ministero di avere non affiancamento”, rivela Nicoletta Verì, “con la finalità di mettere in evidenza la nostra realtà, la nostra ortografia, le aree disagiate, il nostro fabbisogno, le differenze territoriali che ci sono.
Sarà un lavoro impegnativo ma servirà a capire le complessità sulle quali intervenire per migliorare i servizi”. Altro problema sono le differenze organizzative e di gestione della spesa tra diverse Asl. “Hanno una missione d’azienda e devono fa quadrare i conti.
Ma ho già constatato che ci sono diseguaglianze tali che vanno eliminate”, puntualizza l’assessore alla sanità, “serve una omogeneità nei servizi, tanto che abbiamo realizzato una cabina di regia per monitorate le varie attività. Sono certa che saranno fatti controlli ed eliminate le storture”.
Un aspetto importante che emerge sempre di più dal complesso mondo dell’assistenza sanitaria è quello della “fragilità”. Persone che hanno necessità di cure mediche ma e soprattutto di una assistenza umana.
“Dalla disabilità alla fragilità bisogna incentivare maggiori e migliori servizi sanitari”, ammette l’assessore alla sanità, “da questo mondo emerge il grande bisogno di ascolto della persona, dei suoi problemi, di aiuto e di intervento.
Anche in questo caso possiamo fare di più e meglio, e contare sull’aiuto del ministero”. Infine i primi cento giorni da assessore alla sanità, “ho girato molto, e in più di una occasione, mi hanno ringraziato per la mia presenza e attenzione. Credo che sia una buona partenza ma davanti c’è tanto lavoro”.