Un maxi piano di assunzioni per giovani sotto i 30 anni, con uno sgravio del 60% per il datore di lavoro. È il nuovo decreto del Governo proposto dal ministero del Lavoro, che approderà alla prossima riunione del Consiglio dei ministri. Il progetto punta alla assunzione di circa 70 mila ragazzi che potranno percepire una retribuzione media mensile di circa 1.300 euro.
Assunzioni e incentivi cumulabili
Nel merito il Piano previsto dall’Esecutivo del premier Giorgia Meloni, ha il suo punto di forza in un incentivo che consiste in uno sgravio del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali (per un periodo di 12 mesi) e sarà applicabile solo per le assunzioni a tempo indeterminato e per l’apprendistato professionalizzante.
Il bonus, inoltre, – ulteriore novità – potrà essere cumulato con altri incentivi e sarà finanziato con il programma operativo chiamato “Iniziativa occupazione giovani”. Il programma può contare su una dote finanziaria di 80 milioni per la copertura stimata per il 2023, e di 51,8 milioni per il 2024.
Occasione per i giovani
L’obiettivo del decreto non è solo di formare e dare una possibilità di ingresso nel mondo del lavoro a dei giovani, ma soprattutto ridurre l’esercito di 3 milioni di ragazzi inattivi – i cosiddetti Neet di cui l’Italia ha il record negativo in Europa – che non lavorano, non studiano e non seguono corsi di formazione professionale. Secondo la bozza ideata dal Governole nuove assunzioni possono essere fatte a partire dal 1° giugno e fino a fine anno. I ragazzi che chiederanno l’assunzione dovranno registrarsi al programma operativo “Iniziativa occupazione giovani”. Il contributo è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, e per l’apprendistato professionalizzante, ossia l’apprendistato di secondo livello. Con una sola condizione: dagli incentivi sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.
Settantamila assunzioni
La relazione tecnica sugli ingressi occupazionali indica la possibilità di porre in essere circa 70mila nuove assunzioni di giovani, tra questi il 56%, ossia 39 mila ragazzi,con un contratto stabile o di apprendistato. La retribuzione oscilla sui 1.300 euro al mese, mentre il bonus alle imprese è corrisposto con il conguaglio nelle denunce contributive mensili.
Contratti a tempi record
Nella bozza che sarà perfezionata dal prossimo Consiglio dei ministri, si sottolinea come le procedure per le assunzioni e gli incentivi saranno telematiche e snellite. La domanda è trasmessa all’Inps, che avrà di tempo cinque giorni, per comunicare il via libera, e la disponibilità di risorse e l’accesso all’incentivo. Sempre per accelerare le pratiche entro una settimana dalla risposta affermativa dell’Inps dovrà essere firmato il contratto. Dopo la firma si avranno sette giorni per comunicare a Inps, l’avvenuta stipula del rapporto di lavoro. Un percorso quindi snellito, che ha bisogno però di una certezza, che in poco più di due settimane ci sia un contratto e l’assunzione. Se la tempistica non sarà rispettata la procedura decade e le somme saranno indirizzate ad altri possibili beneficiari.
Agevolazioni ed esoneri
Un aspetto che rende la misura “Iniziativa occupazione giovani”. particolarmente interessante è la possibilità di cumulare l’incentivo con l’esonero totale di tre anni per nuove assunzioni o con le trasformazioni di rapporti a termine, a tempo indeterminato di under 36 effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, prorogato dall’ultima legge di Bilancio. Sono previsti esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento inclusi nella normativa vigente. In caso di cumulo con altra agevolazione, l’incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda.
Nel 2023 fondi per 80 milioni
Non ci sono previsioni su quante domande saranno presentate, tuttavia, l’impegno economico sarà riconosciuto dall’Istituto di previdenza in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, complete di stipula del contratto e incentivo. La capienza delle assunzioni sarà legata alla quantità di risorse, (per il 2023, 80 milioni) una volta superato il budget non ci sarà più possibilità di accesso al bonus. Sarà comunque cura dell’Inps informare i datori di lavoro attraverso il sito istituzionale dell’Istituto.
Tre milioni di giovani inattivi
Da sottolineare come il numero così elevato di giovani senza lavoro e senza più un percorso di studi pone l’Italia nel mirino di Bruxelles. Il problema Neet significa un vuoto di rapporti per tre milioni di giovani nella fascia d’età 15-34 anni (25,1%). L’Italia dovrà ridurre questa percentuale dal 25 al 9% entro il 2030.