Tra pause di caldo e irruzioni di gelo artico l’agricoltura è travolta da variazioni climatiche sempre più violente. “Danni per milioni di euro sono stati provocati nelle campagne dall’ultima ondata di maltempo”,
segnala con preoccupazione la Coldiretti, “che con violenti temporali, trombe d’aria e grandine si è abbattuta a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola, dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria all’Emilia
fino al Lazio nella Capitale e oltre”.
Le coltivazioni distrutte
La ricognizione dei danni emerge dal monitoraggio della Coldiretti in occasione dell’allerta meteo in 7 regioni con maltempo, freddo e persino il ritorno della neve.
“Nelle aziende agricole colpite”, calcola la Coldiretti, “si registrano pesanti danni alle coltivazioni come grano, mais, colza, bietole, frutta (albicocche, pere, mele, pesche, kiwi e fragole) e ortaggi dalle zucchine alle fave, dagli asparagi ai carciofi ma anche a vigneti ed oliveti”.
La grandine che devasta
Tra gli effetti meteo avversi e più temuti c’è la grandine che devasta i raccolti in pochi minuti.
“La caduta della grandine nelle campagne”, prosegue la Confederazione, “è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di
lavoro”, “La grandine”, “spiega la Coldiretti, “colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione”.
Palle di ghiaccio
“Un evento climatico avverso che”, precisa la Coldiretti, “si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis”.
Colpite il 70% delle produzioni
“Lo scorso anno”, riferisce la Coldiretti, ”solo nelle aziende agricole assicurate i danni provocati dalla grandine hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro secondo l’Asnacodi”. Nelle
zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro l’aggravarsi delle perdite.
“Quelle provocate dalla persistente siccità e dalle gelate notturne”, calcola la Confederazione, “che hanno mandato in fumo nelle aziende interessate fino 70% di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine,
ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione”.
Dalla siccità agli allagamenti “Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente soprattutto se accompagnati da grandine”, aggiunge la Coldiretti, “peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento”
Fenomeni diventati norma
“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che”, conclude la
Coldiretti, “si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici
significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.