Il mare come centro strategico della vera rivoluzione sostenibile. Sono la sua bellezza, la sua storia, il suo contributo alla crescita delle culture e delle società, ma soprattutto le biodiversità delle sue specie
animali e vegetali che garantiscono la sopravvivenza di tanti animali e degli esseri umani, per non parlare delle potenzialità energetiche, a renderlo il bene più prezioso del Pianeta. A lui sarà, infatti, dedicato
il primo festival internazionale per la salvaguardia e la valorizzazione del mare e della sua essenza. Torna, così, dal 30 giugno al 2 luglio, Seif (Sea Essence International Festival), patrocinato da Regione
Toscana, Legambiente, Ispra, Asvis, Università Iulm, Accademia di Belle Arti di Brera, Comune di Portoferraio, Comune di Campo nell’Elba, Comune di Porto Azzurro, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, VisitElba,
Federparchi. Una iniziativa che nelle passate edizioni ha ottenuto il riconoscimento anche da parte del “Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030)”.
Tanti i progetti marini per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 Temi del 2023 saranno le “Transizioni”, ossia tutti i progetti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 da applicare
all’ecosistema marino e insulare, le cui peculiarità possono aprire nuove sfide e opportunità a livello nazionale e internazionale.
“Vogliamo restituire al mare la sua centralità – ha spiegato Fabio Murzi, presidente della Fondazione Acqua dell’Elba -, a cominciare da un rinnovato impegno dell’economia, della politica e della società per
promuoverne la protezione del suo ambiente”.
Il luogo che coinvolge cultura, arte e scienza
Per farlo, Seif 2023 punta a “svelare la profondità dell’essenza del mare – si legge nel comunicato stampa di presentazione degli organizzatori – e a far emergere tutte le sue anime attraverso un approccio multidisciplinare che coinvolge le voci della storia, dell’economia, delle arti, dell’antropologia, della cultura, della politica, della musica, del cinema, della società. Si affronterà quindi il ruolo del mare nei cambiamenti climatici, ma anche del valore della Blue Economy per l’Italia e per tutto il bacino Mediterraneo, fino ad
arrivare a raccontare il mare dal punto di vista culturale e sociale, grazie anche alle storie di chi lo naviga e lo vive ogni giorno”.
Il festival avrà luogo all’Isola d’Elba e durerà tre giorni durante i quali ai seminari si intervalleranno anche a attività educative e ludiche per i bambini.