Se si andasse al voto oggi il partito Likud del premier Netanyahu otterrebbe solo 20 seggi, passando dal primo al terzo partito. Lo rivela un sondaggio di opinione che ha coinvolto varie aree del Paese. Stando al sondaggio, l’opposizione guidata da Yair Lapid potrebbe oggi contare su 70 seggi senza i partiti arabi. Tuttavia, Yesh Atid, il partito del capo dell’opposizione Lapid, sarebbe solo secondo con 21 seggi, mentre il partito di maggioranza relativa risulterebbe l’Unione Nazionale di Benny Gantz con 29 seggi (più del doppio dei 12 che detiene attualmente). Nelle scorse elezioni del primo novembre, il Likud ha preso 32 seggi e l’intera coalizione ha ottenuto una maggioranza di 64 seggi. Sempre stando alle risposte degli intervistati, i partiti di estrema destra Sionismo Religioso e Otzma Yehudit (di Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir), che si sono presentati insieme alle ultime elezioni, otterrebbero oggi 11 seggi contro i 14 delle scorse elezioni. Calerebbero anche i partiti ultraortodossi Shas ed Ebraismo Unito della Torà che otterrebbero 9 e 6 seggi rispettivamente, mentre il partito islamista Raam (che era entrato nel precedente governo Bennett-Lapid) manterrebbe i suoi 5 seggi e i laburisti manterrebbero i 4 seggi. Interpellati sulla prestazione di Netanyahu, il 71% degli intervistati afferma che non sta facendo un buon lavoro, contro il 20% che lo giudica positivamente. Solo il 25% degli intervistati dichiara di voler vedere l’attuale governo Netanyahu rimanere in carica, mentre il 33% afferma che vorrebbe nuova elezione e un altro 33% ritiene che Netanyahu e Gantz dovrebbero formare un governo di unità.