venerdì, 15 Novembre, 2024
Attualità

Lobbying pro bono per il Terzo settore: alla Fondazione Veronesi il primo bando

La Fondazione Umberto Veronesi si è aggiudicata la prima edizione del bando “Relazioni istituzionali e lobby pro bono per il Terzo settore”, promosso dalla Public Policy Innovation S.r.l. Società Benefit.

A decretare il favorevole esito per la Fondazione milanese, attiva su tutto il territorio italiano nelle due aree operative della ricerca e della divulgazione scientifica, un Comitato di Valutazione composto da esponenti di autorevoli organizzazioni legate al mondo del non profit: Anna Lisa Mandorino Segretaria Generale CittadinanzAttiva, Dante Caserta Vicepresidente, Responsabile Affari Legali e Istituzionali WWF Italia e Federico Anghelé Direttore The Good Lobby Italia.

La Fondazione non profit, ente privato senza scopo di lucro, nata per volontà del medico e oncologo Umberto Veronesi, sostiene da vent’anni la ricerca scientifica in campo oncologico e promuove l’adozione di stili di vita sani e consapevoli attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione.

Con la proposta progettuale presentata alla PPI lo scorso dicembre, rinnova il suo impegno in tal senso, con un obiettivo specifico che mira a disincentivare il consumo di tabacco e mitigare l’impatto delle malattie fumo-correlate.

Accurato approfondimento, alta valenza sociale e coerenza, premiano la proposta.

«Come Cittadinanzattiva – dichiara Annalisa Mandorino – abbiamo subito apprezzato e sostenuto l’iniziativa di Public Policy Innovation poiché ci è sembrata doppiamente significativa: da una parte, ottimo e generoso l’impegno di PPI di sostenere pro bono un progetto di interesse generale, assumendo la responsabilità sociale come uno dei suoi valori guida; dall’altra, ottima l’intuizione di rendere più strutturata, con un apporto professionale, l’attività di advocacy delle associazioni, uno degli assi della loro missione».

«L’ottima iniziativa promossa da PPI, – sostiene Dante Caserta – oltre a supportare concretamente le attività del Terzo Settore, ha offerto l’occasione per riflettere ancora una volta sull’importanza di sviluppare anche in Italia regole e procedure più chiare per le attività di lobby che in una democrazia matura devono essere trasparenti e alla luce del sole».

«Il progetto presentato da Fondazione Umberto Veronesi – sottolinea Federico Anghelé – è risultata la più coerente con le finalità del bando: ha un chiaro obiettivo di lobbying; verte su un tema di grande rilevanza quale l’impatto che il tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche avranno sulla salute pubblica. L’auspicio ora – conclude – è che il progetto diventi così solido da poter rappresentare con efficacia gli interessi di milioni di italiani».

«È importante che si capisca che con metodo e professionalità – afferma Andrea Orilio, CEO e Founder di PPI – si ha la possibilità di essere ascoltati arrivando ad incidere sul processo decisionale. Anche per questo siamo soddisfatti della partecipazione delle organizzazioni del Terzo Settore che hanno deciso di usufruire dell’opportunità offerta».

Con riferimento all’aggiudicataria del bando, prosegue «siamo molto lieti di supportare Fondazione Umberto Veronesi, che ha deciso di voler affidare alla PPI un ruolo così delicato come quello della rappresentanza di interessi. Contribuire al raggiungimento di un obiettivo a così alta valenza sociale, teso a tutelare la salute pubblica, ci rende orgogliosi. E trovo opportuno che le società benefit, come la PPI, valutino di mettere le proprie competenze a disposizione di organizzazioni che fanno del perseguimento di cause dal forte valore sociale, la loro ragion d’essere».

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