venerdì, 15 Novembre, 2024
Turismo

Pasqua: bilancio positivo per il settore del turismo

Sono circa sei milioni gli italiani e i turisti stranieri che hanno pranzato fuori a Pasqua e Pasquetta in un ristorante o in un agriturismo, sia per approfittare del ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid che per rilassarsi a tavola senza dover cucinare o accogliere ospiti, mentre quasi un italiano su 1 quattro (24%) ha scelto di mettersi in viaggio nel fine settimana di Pasqua per raggiungere parenti e amici, andare in vacanza o semplicemente fare una gita godendosi le giornate di festa. È quanto emerge dal bilancio del lungo fine settimana di Pasqua tracciato dall’analisi Coldiretti/Ixè, che evidenzia la voglia di evasione degli italiani nonostante il ritorno improvviso del freddo.

“I ponti di Pasqua e primavera rappresentano il primo grande banco di prova in vista della prossima estate e i primi dati confermano che l’agriturismo è entrato definitivamente nel cuore e nelle abitudini degli italiani grazie al notevole processo di qualificazione del settore che è oggi in grado di offrire servizi diversificati tra loro”, spiega Diego Scaramuzza, presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Campagna Amica. Sono 141 mila le prenotazioni effettuate dai turisti stranieri dal 9 al 15 aprile 2023, con un aumento del 29% sul periodo analogo del 2022 (dal 17 al 23 aprile) secondo l’Enit che segnala il ritorno massiccio degli americani in Italia. Gettonatissimi gli agriturismi dove secondo Campagna Amica Terranostra sono state oltre mezzo milione le presenze dei vacanzieri italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi nel fine settimana spinti dalla voglia di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo. La scelta della campagna come meta è una tendenza favorita anche dal calendario di una Pasqua “alta”.

Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica, a far scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche italiane è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità nei borghi e “sostenibile” in termini di costi. Una tendenza che ha portato le strutture a incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

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