mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Sport

Taranto2026: forte ritardo per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo

L’allarme per i forti ritardi nell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto2026 arriva direttamente dal ministero per lo sport e i giovani, guidato da Andrea Abodi. La ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse ai Giochi voluta dal Governo ha restituito un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo accumulato nell’attività di programmazione dell’evento, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione e l’aggiornamento del Masterplan, il quadro finanziario ed i cronoprogrammi degli interventi.   “L’organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026″ rappresenta una priorità per il Governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse”.  Solo una piccola parte degli interventi individuati all’interno del Masterplan risulta immediatamente cantierabile, mentre un gran numero degli stessi risulta essere ancora in fase di progettazione preliminare, con il concreto rischio di compromettere il tempestivo avvio delle opere. Un simile ritardo desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il Comitato Organizzatore è operativo da quasi tre anni: l’assegnazione alla città di Taranto dell’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo è avvenuta il 24 agosto 2019 e il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore”, si legge in una nota ufficiale.   “Si è perso troppo tempo, e non certo per una presunta inerzia del Governo, insediatosi da soli cinque mesi e subito impegnato per monitorare lo stato di attuazione dell’organizzazione, al cui impulso sono stati destinati 150 milioni di euro di risorse statali (legge n. 25 del 2022), mentre si è ancora in attesa del contributo di 50 milioni di euro da parte della regione Puglia previsto fin dal 2021. Sempre il Governo ha sollecitato l’aggiornamento del quadro finanziario degli interventi alla luce degli straordinari incrementi nei prezzi delle materie prime, il cui impatto su costi e tempi era stato ignorato, con il concreto rischio di pregiudicare l’avvio stesso delle opere”, prosegue la nota.   “A tal riguardo, il Governo è ancora in attesa di ricevere una parte delle informazioni richieste con nota del 10 marzo 2023 e che non hanno trovato risposta nella nota del Comitato Organizzatore del 13 marzo 2023. In particolare, restano da chiarire i criteri che hanno portato all’eliminazione di alcuni interventi nell’ambito della rimodulazione del Masterplan, la metodologia usata per stimare l’impatto dell’inflazione sui costi, le ragioni che hanno condotto alla stima di cambiamenti nei costi ulteriori rispetto a quelli spiegati dall’inflazione e l’aggiornamento dei cronoprogrammi”, aggiunge la nota.

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