Contro le chiusure dei negozi e la “desertificazione” delle aree urbane Confcommercio e Confesercenti unite nel dichiararsi a favore delle iniziative del Governo. A scendere in campo il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che ha rilanciato il tema che sta particolarmente a cuore alle due Confederazioni del commercio.
Commercio l’ok del Governo
“Per contrastare le chiusure dei negozi nei centri urbani occorre prevedere misure di carattere strutturale, di
sistema”, ha indicato Adolfo Urso, “e con una precisa visione strategica nella consapevolezza di quanto importante sia, anche sul piano sociale, presidiare i centri urbani così come la presenza di punti vendita nei nostri borghi”. Le osservazioni sono state una risposta a un’interrogazione di Forza Italia sul fenomeno della desertificazione commerciale nel corso del question time alla Camera.
Il plauso delle Associazioni
La prima nota arriva da Confcommercio che giudica positivamente le proposte del Governo visto che “il commercio di prossimità continua a ridursi facendo venir meno i servizi essenziali ai residenti che si trovano a vivere in centri storici sempre più a misura di turisti”. Confcommercio ricorda inoltre che “si sta già impegnando concretamente, al fianco dei sindaci e delle istituzioni locali, per la realizzazione di progetti finalizzati a riportare qualità e equilibrio nei nostri centri storici. In questa fase ci auguriamo che vengano usate, presto e tutte, le risorse contenute nel Pnrr per la rigenerazione urbana”.
Cedolare per i negozi
Nel suo intervento il ministro Urso ha sottolineato in particolare che “una prima indicazione è contenuta nel disegno di legge delega per la riforma del fisco, in cui è prevista la possibile estensione della cedolare secca anche agli affitti degli immobili commerciali” e che servono “misure specifiche di sostegno al settore e proprio per questo abbiamo insediato il tavolo di confronto stabile sull’evoluzione della distribuzione del commercio”. Una di queste potrebbe essere “la possibile fissazione di una soglia massima entro la quale limitare gli adeguamenti Istat previsti dai contratti di locazione”.
Fermare la crisi degli esercizi
A sostenere le proposte del Ministro Urso è anche la presidente della Confesercenti, Patrizia De Luise. “Finalmente si ritorna ad occuparsi delle attività commerciali, presidi economici e sociali indispensabili del tessuto urbano. E purtroppo in grande sofferenza: solo nel 2022 sono spariti due negozi ogni ora”, ricorda la leader della Confederazione, “anche a causa del calo delle nuove aperture. Avviare una nuova impresa nel commercio è sempre più difficile”
Difesa delle piccole attività
Il Ministro Urso inoltre si è detto intenzionato a sviluppare una politica sistemica, strategica, che si svilupperà su più provvedimenti. “È proprio quello che ci vuole. Serve un’azione che valorizzi gli esercizi di vicinato con tutti gli strumenti possibili, a partire dal fisco”, prosegue Patrizia De Luise, “Urso ha ragione anche nell’identificare nelle locazioni uno dei problemi fondamentali – anche se certamente non l’unico – del comparto. La cedolare secca per le locazioni commerciali è un passo avanti importante”, sottolinea in conclusione la presidente della Confesercenti, “ma deve essere concessa solo a fronte di un accordo fra locatore e locatario, con l’assistenza delle rispettive associazioni. Altrimenti il rischio è che diventi solo un regalo ai proprietari di immobili”.