In una recente manifestazione, l’ex presidente Donald Trump ha suggerito la candidatura della deputata Marjorie Taylor Greene, al Senato. Con il suo solito anticonformismo, il tycoon, rivolto alla folla riunitasi a Waco, in Texas, ha chiesto direttamente: “Marjorie Taylor Greene, per caso sei qui? Ti piacerebbe candidarti al Senato? Combatterò come un matto per te”. Giorni dopo, a Capitol Hill, gli occhi della deputata si sono illuminati quando gli è stato riferito della proposta di Trump. “Non ne ho parlato con lui – ha affermato Taylor Green – ma è stato gentile da parte sua dirlo alla manifestazione!”. Non si è sbilanciata sul suo futuro. Si è limitata ad un laconico “non ne ho idea, non ci avevo pensato”.
In Georgia si voterà nel 2026. Il contendente dovrebbe essere il senatore democratico Jon Ossoff, al primo mandato. Alla domanda se fosse preoccupato, il senatore ha chiosato “Chiunque è libero di correre”.
La Green è una conservatrice, che ha corso per due mandati alla Camera dei Deputati che viene rinnovata ogni due anni. Anche lei ha promosso la teoria del complotto che ha portato Biden alla Casa Bianca. Tra le sue aspirazioni, la carica di Vicepresidente in un ipotetico ticket con Donald Trump. La Georgia è notoriamente uno Stato “rosso”, ovvero repubblicano e di difficile conquista per un democratico. Nel 2020 la vittoria di Joe Biden alla presidenza contribui all’elezione di tre democratici al Senato. Per essere eletti, i candidati devono ottenere almeno il 50% al primo scrutinio in in un ballottaggio tra i primi due classificati.
Non tutti i repubblicani sono convinti della possibile candidatura di Taylor Green. “Penso che se mettessi il suo nome sulla scheda elettorale come candidata al Senato – ha dichiarato la senatrice Lindsey Graham, repubblicana della vicina Carolina del Sud – avrebbe difficoltà ad arrivare al 50%”. 2020 e 2022 . Uno stratega repubblicano con sede in Georgia ha detto senza mezzi termini che una candidatura al Senato di Greene significherebbe perdere sicuramente”.