Il gigante dell’intrattenimento, la Walt Disney, ha deciso di organizzare un piano di riduzione dei costi per garantire la redditività dell’azienda con il taglio di 7.000 posti di lavoro. L’obiettivo è quello di controllare un’attività più “semplificata” dei conti del gruppo, messi a dura prova dalla crisi pandemica e dalla crescente concorrenza dei servizi in streaming, che ha di fatto portato la piattaforma Disney a perdere 2,4 mln di abbonati solo negli ultimi tre mesi del 2022.
Il CEO Bob Iger, che all’inizio del 2023 aveva annunciato il programma dei licenziamenti, ha confermato che le fasi dei tagli si concluderanno entro l’estate 2023.
La prima ondata di dipendenti che verranno licenziati verrà notificata dai vertici di Disney in questi giorni, come ha spiegato lo stesso amministratore delegato in una circolare inviata pochi giorni fa al personale. Un secondo e più ampio giro di tagli arriverà entro fine aprile con “diverse migliaia di ulteriori riduzioni del personale” per poi essere seguito da un ultimo gruppo.
Disney contava circa 220.000 lavoratori al 1° ottobre 2022, di cui circa 166.000 impiegati negli Stati Uniti. Un taglio di 7.000 posti di lavoro rappresenta circa il 3% della sua forza lavoro globale.
I licenziamenti, che porteranno risparmi per 5,5 miliardi di dollari, riguardano tutte le attività dell’azienda interessando quindi Disney General Entertainment e Disney Media and Entertainment Distribution, nonché le posizioni aziendali e i lavori nei parchi a tema e le attività legate ai prodotti di consumo. Nella lettera inviata ai dipendenti Bob Iger ha scritto: “La difficile realtà di molti colleghi e amici che lasceranno Disney non è qualcosa che prendiamo alla leggera. Per i dipendenti che non saranno interessati dai tagli, voglio ricordare che ci saranno senza dubbio sfide future mentre continueremo a costruire la struttura e le capacità che ci consentiranno di avere successo andando avanti”.
I licenziamenti seguono il rientro di Iger alla Disney a novembre, dopo che il consiglio di amministrazione della società ha licenziato Bob Chapek come suo leader.