Circa 40 mila tutor per gli studenti degli ultimi tre anni di scuola superiore e 10 mila orientatori, uno per ogni scuola, per giungere progressivamente a una presenza complessiva di cento mila tutor, dalla prima media alla quinta superiore con il compito di coordinare i colleghi e assicurare la personalizzazione del curriculum degli studenti, con particolare attenzione a quelli in difficoltà e a quelli molto brillanti che si annoiano. Sono questi i numeri del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara riguardo l’istituzione dei ducenti tutor e orientatori nelle scuole italiane.
“I professori tutor avranno un incremento di retribuzione dai 2.859 euro a 4.675 all’anno in base al numero di studenti di cui si occuperanno. Gli orientatori avranno un’aggiunta di 1,5-2 mila euro”, sottolinea il ministro, che spiega anche la funzione dei tutor: “Per esempio, in una classe di trenta studenti si individuano 7-8 studenti che manifestano difficoltà e devono recuperare con approfondimenti e sostegno disciplinare con i loro insegnanti. Il tutor predispone, d’intesa con i colleghi, un percorso personalizzato”.
“Gli insegnanti delle diverse discipline interverranno per aiutare i ragazzi con particolari fabbisogni. Per pagare queste attività possiamo attingere da diversi capitoli: quelli per la dispersione, 1,5 miliardi; i 600 milioni del PNRR per la formazione e il recupero delle materie Stem. Avremo particolare attenzione alle studentesse che hanno un divario maggiore rispetto agli studenti in queste discipline. E poi ci sono 300 milioni di fondi per il potenziamento della didattica. Le lezioni di recupero saranno anche dopo l’orario scolastico. Offriamo così un servizio di recupero per i ragazzi di famiglie che non potrebbero pagare le ripetizioni”, prosegue il ministro.