Esclusi tutti i redditi bassi e gli incapienti dall’accesso ai vari incentivi per l’efficienza energetica, la messa in sicurezza degli edifici, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con la decisione contrastatissima e inattesa del Governo di togliere gli incentivi per la sistemazione del patrimonio edilizio popolare, la Fillea Cgil e la FenealUil hanno indetto per il prossimo 1 aprile una giornata nazionale di mobilitazione con 5 manifestazioni in altrettante periferie. Più precisamente a Torino, Roma, Napoli, Cagliari e Palermo.
La ragioni della lotta
Al centro della mobilitazione le richieste di modifica al decreto 11/2023 che esclude di fatto tutti i redditi bassi dall’accesso ai vari incentivi per l’efficienza energetica. “Sono a rischio oltre 100 mila posti di lavoro nel settore delle costruzioni oltre che una seria politica per la rigenerazione e la sostenibilità ambientale delle nostre città, soprattutto nelle periferie ed aree interne”, scrivono i sindacati, “Altro punto qualificante della mobilitazione riguarda la contrarietà del sindacato alla norma, proposta dal Governo nel decreto attuativo del nuovo Codice degli Appalti, di introdurre negli appalti pubblici la liberalizzazione dei livelli di sub appalto (il così detto “sub appalto a cascata”, oggi vietato dall’attuale Codice) che renderà più difficile esigere le tutele contrattuali e di legge in termini di corretta applicazione dei Contratto collettivo di lavoro rispetto delle norme su salute e sicurezza, parità di trattamento, oltre che favorire il nanismo aziendale, la competizione sui costi”.
La protesta delle periferie
La mobilitazione promossa dalla Fillea Cgil e la FenealUil a cui stanno aderendo anche molte associazioni ambientaliste, comitati di quartiere, associazioni, sindacati degli inquilini, studenti e tante realtà locali, vive in questi giorni l’organizzazione della giornata di lotta con l’illustrazione delle ragioni della protesta e la piattaforma con le proposte del sindacato, le adesioni, tutti i materiali di propaganda ed i programmi dettagliati degli eventi in programma per il 1 aprile, previsti nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari.
Mobilitazione per i ceti poveri
“Abbiamo scelto zone periferiche”, spiegano i sindacati, “perché qui vivono le persone che hanno case più vecchie, insicure ed energivore. E’ a loro, ai milioni di cittadini a basso reddito, che con questi provvedimenti verrà preclusa la possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care.”
Le città e le manifestazioni
Gli eventi saranno dunque una occasione di confronto tra i sindacati, le realtà di quartiere, le istituzioni, le associazioni ambientaliste, le parti sociali ed anche un momento di festa e di socialità, a partire dal mattino: a Torino in zona Falchera, piazza Astengo; a Roma, zona Don Bosco quartiere Cinecittà, in piazza San Giovanni Bosco; a Napoli, zona Pianura-Soccavo, nella IX municipalità in piazza Giovanni XXIII; a Cagliari in zona la Palma Sant’Elia nel Parco naturale Reg. Molentargius – Saline; a Palermo nel quartiere ZEN 2, via Primo Carnera angolo via Fausto Coppi.