lunedì, 23 Dicembre, 2024
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I giovani e la memoria di Antonino Burrafato, l’eroe silenzioso

I giovani del Parlamento della Legalità Internazionale sono alle prese con uno studio particolare che li vede in un dialogo formativo e non solo con quanti hanno pagato con la vita un impegno credibile e costante a favore di un amore alla vita e alla dignità dell’Uomo senza ma e senza se.

Un “eroe” silenzioso e fortemente d’impatto, amato per la sua correttezza morale e indiscussa professionalità è il vice Brigadiere del corpo degli agenti di custodia della Polizia Penitenziaria del carcere di Termini Imerese, Antonino Burrafato, un grande servitore dello Stato.

Recentemente il figlio Salvatore Burrafato, già sindaco del Comune di Termini Imerese, ha incontrato in un clima familiare e di ammirazione per il cammino culturale svolto su territorio nazionale, Nicolò Mannino presidente del Parlamento della Legalità Internazionale al fine di concordare le modalità conoscitive della personalità di papà Antonino ucciso il 29 giugno del 1982 nei pressi della casa circondariale, da un commando di quattro persone per non avere accordato un permesso a un mafioso recluso. Il figlio Salvatore ha voluto riassumere tutto il suo dolore e il messaggio di speranza in un testo dal titolo “Un’altra storia”.

“Mi ha commosso profondamente venire a conoscenza di questa meravigliosa storia di papà Antonino che non ha piegato ginocchia e schiena al ricatto mafioso sino al sacrificio della propria vita. Ho subito pensato – dice Nicolò Mannino – che i giovani a partire dai banchi di scuola devono conoscere questi “Fari di Giustizia” e comprendere come realmente nessuna notte sarà così lunga da impedire al giorno di ritornare”.

Intanto Salvatore Burrafato ha chiesto al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana la prestigiosa sala di Palazzo dei Normanni, la “sala Piersanti Mattarella” proprio per un dibattito culturale con i giovani del Parlamento della Legalità Internazionale che continuano ad amare il sacrificio e la persona di Antonino Burrafato.

Il primo a incoraggiare questa iniziativa è il vice presidente del movimento Salvatore Sardisco, Vice Sovrintendente della Polizia Penitenziaria, il quale da circa undici anni incontra giovani da diverse parti d’Italia e nel tempo libero, anima dei confronti a favore di una cultura di vita.

“Mi sta particolarmente a cuore la personalità di Antonino Burrafato – dice Salvatore Sardisco – poiché so cosa vuol dire indossare questa meravigliosa divisa e nelle carceri cercare di rieducare chi ha nel cuore e non solo una ferita che va sanata con professionalità, dedizione e amore allo Stato”.

Di certo l’appuntamento di commemorazione di Antonino Burrafato sarà firmato dalla gratitudine di tanti giovani e avrà un eco in tutte le Ambasciate del Parlamento della Legalità presenti in tutta Italia.

Parole di affetto intanto Nicolò Mannino indirizzate a Salvatore Burrafato: “Ho sempre sostenuto che un albero sano sa solo produrre buoni frutti, e Salvatore è il segno vivente e visibile di una correttezza e di una professionalità che richiama il sacrificio di papà Antonino”.

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