Più attenzioni riservate dal Governo all’agricoltura. La riforma del sistema fiscale non dispiace alla Cia-Agricoltori Italiani che in una nota sottolinea che “condivide e apprezza l’attenzione riservata all’agricoltura, con il riconoscimento del settore primario nella sua dimensione produttiva, così come nel suo ruolo di tutela dell’ambiente e di contrasto ai cambiamenti climatici”.
Agricoltori protagonisti
Lo ribadisce il vicepresidente nazionale di Cia, Gianmichele Passarini, in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi con le parti sociali per illustrare lo schema di delega fiscale, alla presenza del ministro Giancarlo Giorgetti, del viceministro Maurizio Leo e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. In particolare, spiega Passarini, “riconoscere l’impegno degli agricoltori nella difficile battaglia del clima, con appropriati sistemi di tassazione, non solo è un atto di correttezza, ma sancisce la centralità del comparto anche nella sua funzione sociale, attraverso la produzione di esternalità positive a beneficio della collettività, come appunto il sequestro di Co2 nei terreni e la salvaguardia del territorio”.
Riconoscimento ai pensionati
Inoltre, “ora che il climate change sta impattando drammaticamente sulla disponibilità di risorse idriche, con l’allarme siccità, troviamo di grande responsabilità il richiamo al tema delle produzioni protette”. E ancora, continua il vicepresidente Cia, “non è solo giusto ma doveroso riconoscere, soprattutto ai pensionati che continuano a fare agricoltura, lo stesso trattamento fiscale previsto per gli agricoltori professionali”. Per il settore primario “viene anche valorizzato l’obiettivo di semplificazione ed equità con l’aggiornamento annuale delle colture praticate sui terreni”, puntualizza Passarini, “con conseguente revisione delle rendite catastali dove calcolare le imposte; il fatto che tutto questo non imponga oneri aggiunti ai possessori dei terreni, primi tra tutti gli agricoltori, lo riteniamo un fatto importante”.
Attenzione alle aree interne
Più in generale, “il richiamo costante sul testo di delega ai sistemi digitali, il riferimento all’intelligenza artificiale”, osserva il vicepresidente di Cia, “sono di buon auspicio per il conseguimento del traguardo della semplificazione. Vi sono delle criticità che non vanno sottovalutate, ma su questo il governo e il viceministro Leo avranno senz’altro modo di apportare gli opportunisti correttivi: il riferimento è prima di tutto alle aree interne”, propone l’esponente della Confederazione degli agricoltori, “molte delle quali ancora prive di connessione; e ancora, agli anziani e ai più fragili, che hanno difficoltà a usare sistemi digitali”. Di questo “va tenuto conto”, conclude Passarini, “per evitare che una riforma che, in termini di diritti e doveri si rivolge a tutti, in termini di opportunità assuma invece un profilo elitario ed esclusivo”.