Maggiori incentivi alla innovazione e un alleggerimento delle accise verso un comparto già gravato dai rincari di energia e carburanti. Sono le richieste che per Confagricoltura hanno la priorità per sostenere le imprese, il lavoro e le produzioni agricole.
Bene la riforma fiscale
Confagricoltura, oltre a rivendicare di essere “la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole”, spiega di aver indicato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante l’incontro in corso a Palazzo Chigi con le parti sociali, le necessità delle aziende agricole. La prima questione è il giudizio positivo della Confederazione verso la riforma del fisco.
“Confagricoltura accoglie con favore la proposta di riforma fiscale del governo che sembra imprimere un’accelerazione importante alla crescita economica del Paese”, evidenzia il direttore dell’area fiscale di Confagricoltura, Nicola Caputo, “Bene la riduzione degli adempimenti, nell’ottica della semplificazione e digitalizzazione dei rapporti tra il contribuente e il fisco, la rivisitazione del sistema delle sanzioni e l’applicazione del regime catastale alle attività agricole di coltivazione, anche se esercitate su superfici prive di rendita catastale”.
Detassare gli utili per investire
Positivo il giudizio anche sulla riconduzione ai redditi agricoli di quelli relativi ai beni anche immateriali che concorrono alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. “In merito all’innovazione, volano del settore”, prosegue Caputo, “le imprese agricole soffrono della razionalizzazione degli incentivi agli investimenti, pertanto, occorrerebbe integrare la detassazione degli utili con la concessione di crediti di imposta equivalenti. In materia di accise” segnala infine il direttore dell’Area Fiscale di Confagricoltura, “diventa urgente tenere conto dell’effetto già fortemente debilitante dei costi energetici e dei carburanti”.