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Young teenage Asian student boy sit on stairs alone holding smartphone and cover his face in despair and frustration at school for social media cyberbullying concept

Se lo smartphone fa starnutire…

martedì, 14 Marzo 2023
1 minuto di lettura

Secondo le ultime ricerche, tenere regolarmente tra le mani il proprio smartphone esporrebbe il corpo a maggiore possibilità di sviluppare allergie, tenuto conto della capacità di questi device elettronici di trasformarsi in veri e propri “serbatoi di allergeni” e altre tossine e, per questo, è necessario quanto mai tenere sempre pulite le superfici se si vuole restare in salute.

A dirlo un recente studio presentato all’incontro annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology, in cui si evince come, in media, le persone trascorrano 4,8 ore al giorno guardando i loro piccoli schermi, cosa che non giova alla salute. I dati presentati, evidenziano come i prodotti tecnologici sono perfettamente idonei ad accumulare allergeni e altre tossine ambientali. Lo studio, nello specifico, ha rivelato come i normali telefoni contengano alti livelli di allergeni di cani e gatti, oltre a β-D glucani (BDG) ed endotossine.

Lo studio americano sulle “allergie da smartphone”

A commentare le evidenze è stata Hana Ruran, principale autrice dello studio in questione. “I BDG si trovano nelle pareti delle cellule fungine e sono stati trovati in molti ambienti e superfici degli smartphone. Queste sostanze causano sintomi irritanti alle vie respiratorie. L’endotossina è un potente agente infiammatorio e un marcatore di esposizione ai batteri Gram-negativi”.

Per addivenire a tali risultati, i ricercatori hanno creato modelli di telefono con dimensioni e superficie simili a un telefono reale. Attraverso l’utilizzo di salviette elettrostatiche, sono stati campionati tali modelli di telefoni simulati, e quindi misurati gli allergeni, BDG e i livelli di endotossine.

I rimedi per contrastare le allergie ai prodotti tecnologici

Per ostacolare tale effetto, dunque, occorre pulire bene (e spesso) i proprio dispositivi. Le sostanze chimiche utilizzate nei disinfettanti (come, ad esempio, la clorexidina, il cloruro di cetilpiridinio, l’acido tannico e il benzil benzoato) si sono dimostrati ottimi come deterrente. Tuttavia, però, i normali prodotti in commercio non sono disponibili nelle giuste concentrazioni utilizzate durante lo studio.

La combinazione clorexidina/cetilpiridinio si è rivelata la più efficace nel ridurre BDG e l’endotossina, e la combinazione benzil benzoato/acido tannico ha ridotto in modo più efficace gli allergeni di cani e gatti sugli smartphone“, ha affermato il coautore dello studio Peter Thorne, docente presso il Dipartimento di Scienze dell’Università dell’Iowa Salute pubblica. Se si soffre di allergie o asma, dunque, prima di consultare un medico forse è meglio iniziare dal pulire il proprio smartphone. E solo dopo passare all’antistaminico.

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