Un appello a due voci quello che in queste ore si leva dalla famiglia dell’Ambasciatore Luca Attanasio ucciso barbaramente due anni fa nella Repubblica Democratica del Congo tramite papà Salvatore e dal Parlamento della Legalità Internazionale coordinato da Nicolò Mannino, per dire “No” alla decisione della Procura di Kinshasa di chiedere la condanna a morte dei sei uomini imputati per l’uccisone di Luca”.
“Diciamo fortemente NO alla pena di morte e si al carcere per chi si è macchiato di sangue innocente – dice Nicolò Mannino – Luca Attanasio è un martire della fratellanza e della Solidarietà tra i popoli e sicuramente da amante della vita non avrebbe mai voluto vedere i suoi carnefici decapitati con la pena di morte”.
Anche papà Salvatore – collaboratore di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale e vicino a tante iniziative date vita dal movimento guidato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, non ultimo l’incontro con un fiume di giovani riuniti nella sala dei gruppi parlamentari a Montecitorio e
l’inaugurazione della Panchina della Pace dedicata alla memoria di Luca Attanasio davanti la sede di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale (via venero n.30 a Monreale) lancia il suo appello “Luca è stato difensore dei diritti umani fino all’estremo sacrificio. Non è la vita il più alto e nobile diritto umano? Nessun uomo ha il diritto di privare della vita un altro uomo. Questo era un principio inviolabile per Luca . Ecco perché noi come famiglia – dice Salvatore Attanasio – ci siamo dissociati dalla richiesta della pena di morte del Pubblico Ministero Congolese per i sei imputati. Diversamente non avremmo onorato
la sua memoria”.
Proprio per dare forza a questo appello a favore della Vita oltre ogni forma di punizione e di morte lo staff di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale (con tutte le sue settanta Ambasciate sparse in Italia) invita il mondo scuola e dell’associazionismo a scrivere tanti messaggi da far pervenire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per fare udire la voce del popolo e dei giovani che sono i veri ambasciatori di una cultura della vita.
“Siamo contro la pena di morte – dicono ancora Salvatore Attanasio e Nicolò Mannino – sono principi sanciti nella nostra Costituzione, e poi siamo Cristiani con una educazione alla vita di formazione cattolica ecco perché nessuno può depennare la vita di nessuno”.
La Panchina della Pace dedicata a Luca Attanasio è un libro di marmo con su l’esortazione di Don Tonino Bello “In Piedi Costruttori di Pace”. “Vorremmo aggiungere a questo libro – dicono Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco -. tanti fogli scritti da chi vuole dare vita a questo coro di
Speranza e di tutela del dono della Vita, facendo pervenire tante lettere e messaggi alla Sede di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale in via Venero n.30 che saranno raccolte e inviate all’attenzione del Capo dello Stato.
Nella foto: Nicolò Mannino, Salvatore Attanasio e Salvatore Sardisco mentre inaugurano la Panchina della Pace in memoria di Luca Attanasio davanti la sede di presidenza del Parlamento della Legalità internazionale a Monreale